Manovra, la stretta sulle pensioni Tredici milioni di italiani coinvolti- LASTAMPA.it
2 Luglio 2011Manovra, la stretta sulle pensioni Tredici milioni di italiani coinvolti- LASTAMPA.it.

Dal 2014 previsto un innalzamento dell’età pensionabile di 3 mesi
Tagli anche per gli assegni
da 1400 euro. Il Pd insorge:
«Una misura inaccettabile»
ROMA
La manovra colpirà non solo le pensioni d’oro ma anche gli assegni previdenziali da 1.400 euro al mese. Una misurà che coinvolgerà oltre 13 milioni di cittadini. Alcuni quotidiani entrano oggi nel dettaglio delle misure anticipate nei giorni scorsi.
Il decreto per la correzione dei conti pubblici prevede la mancata rivalutazione per il biennio 2012-2013 delle pensioni superiori a cinque volte il minimo, cioè 2.300 euro al mese (il minimo della pensione Inps 2011 è di 476 euro al mese), mentre quelle più basse, comprese tra 1.428 e 2.380 euro mensili, saranno rivalutate per tenere conto dell’inflazione, ma solo nella misura del 45%. A cio’ si aggiunge l’allungamento dell’età minima di pensione che dal 2014 salirà di almeno tre mesi con l’anticipo dell’agganciamento automatico delle speranze di vita.
La stretta sull’indicizzazione delle pensioni, secondo quanto rileva ‘Il Sole 24 Ore’, dovrebbe garantire una minor spesa cumulata, nel triennio 2012-2014, pari a 2,2 miliardi. Il colpo di freno, se si considerano gli assegni a partire da 1.500 euro circa, coinvolgerebbe complessivamente 5 milioni di pensionati. Il posticipo di tre mesi del momento del pensionamento nel 2014, produrrà, swecondo il Sole 24 ore, una minor spesa per 200 milioni nel 2014, mentre il risparmio cumulato che è stato stimato tra il 2014 e il 2020 è di 1,9 miliardi.
Damiano (Pd): “Inaccettabile un ulteriore stretta”
«E’ inaccettabile una ulteriore stretta sulle pensioni». Lo sostiene l’ex ministro del Lavoro e deputato del Pd Cesare Damiano, commentando le norme contenute nella manovra approvata dal Consiglio dei ministri giovedì scorso. «Al tempo del governo Prodi – ricorda il democratico interpellato al telefono – avevamo fermato per un anno l’indicizzazione delle pensioni ma di quelle otto volte il minimo. E contemporaneamente avevamo destinato risorse alle pensioni più basse attraverso l’istituzione della quattordicesima. Quindi avevamo fatto un intervento redistributivo dall’alto verso il basso». Nella manovra approvata l’altro ieri, osserva Damiano, «c’è un intervento pesante che colpisce non le pensioni ricche ma quelle medie, una misura che conferma il carattere di ingiustizia sociale di questo provvedimento».