Oslo, la polizia a caccia dei complici – Corriere della Sera
24 Luglio 2011Oslo, la polizia a caccia dei complici – Corriere della Sera.
Potrebbero aver aiutato Breivik. Salgono a 93 le vittime
Intanto polemiche sul ritardato intervento a Utoya
OSLO – Operazione della polizia a meno di 48 dalla strage. Ad Oslo e dintorni passate al setaccio le case di tutti i neonazisti schedati negli archivi della polizia. La polizia ha prima arrestato sei persone, in seguito rilasciate, perchè non connesse alle stragi del 22 luglio. Inoltre nessun esplosivo è stato trovato nel blitz delle forze dell’ordine in una zona nel nord-est della capitale. Fino a questo momento,quindi, l’unico sospettato per il duplice attacco, costato la vita a 93 persone, resta Anders Behring Breivik, 32 anni, che ha confessato, dichiarando di aver agito da solo.
I RITARDI NELL’INTERVENTO – Ma sono già cominciate le polemiche sul tempo troppo lungo impiegato dalla polizia norvegese per raggiungere Utoya e fermare la follia assassina di Breivik: un’ora e 30 minuti, un ritardo attribuito alla difficoltà a trovare rapidamente un elicottero di intervento. In mancanza dell’elicottero, le forze speciali arrivate vicino al luogo della tragedia dopo 50 minuti dall’inizio degli spari, hanno deciso di raggiungere l’isola in auto e barca; ma ci sono voluti 20 minuti di auto per raggiungere il lago e poi altri 20 minuti per trovare una barca disponibile.
BREIVIK NON SI DICHIARA COLPEVOLE – Pur ammettendo di aver commesso la strage. Breivik, ritiene di non aver «fatto nulla di riprovevole». Stando a quanto dichiarato oggi dal suo avvocato, Geir Lippestad, «in cuor suo pensa di non aver fatto nulla di riprovevole». Anche la polizia ha fatto sapere che Breivik «è collaborativo», ma non riconosce «la sua responsabilità penale».