Profughi africani respinti da un hotel in Ogliastra | La Nuova Sardegna

4 Luglio 2011 1 Di luna_rossa

Profughi africani respinti da un hotel in Ogliastra | La Nuova Sardegna 

LANUSEI. Diciotto profughi africani del gruppo dei 52 sbarcati ieri mattina a Cagliari sono stati respinti da un hotel di Lanusei il cui gestore si era dapprima offerto di ospitarli, d’i ntesa con la protezione civile regionale. Le sei famiglie con bambini, i primi rifugiati dei 436 finora arrivati in Sardegna destinati a essere accolti in Ogliastra, sono stati trasferiti, con l’interessamento della Provincia in un hotel di Girasole.

La vicenda non è chiara, anche perchè i protagonisti forniscono versioni discordanti. «Mi sento un verme, mi vergogno davanti a queste persone piene di dignità fuggite dal loro paese. Ho lavorato in Congo e in Libia, capisco la loro situazione», racconta il gestore dell’hotel Belvedere, Antonello Cadeddu, 55 anni, spiegando di essere stato costretto a cedere alle pressioni della proprietà della struttura, di una famiglia di Lanusei, che avrebbe manifestato contrarietà alla sua iniziativa di accogliere i profughi, indicata come un rischio di declassamento dell’albergo. «Sono in ritardo con l’affitto, perciò quando la proprietà mi ha diffidato annunciando azioni legali, ho dovuto ritirare la disponibilità. Dal Comune mi è stato detto che queste persone erano delinquenti che alla fine, non solo non avremmo visto un soldo dalla protezione civile, ma che ci sarebbe toccato bruciare i materassi. Allora ho contattato la cooperativa sociale che gestisce l’ostello del comune: le famiglie avrebbero potuto dormire là e venire in hotel per i pasti. Ma anche quelli dell’ostello hanno ricevuto pressioni dal Comune e questa soluzione non è stata possibile. Quindi, mi è venuto in mente un amico che ha un hotel a Girasole. E abbiamo trovato una soluzione. Nel frattempo abbiamo offerto loro il pranzo». Il sindaco di Lanusei, Virginia Lai, contattata dalla protezione civile regionale per un intervento a favore dei rifugiati, prova a ridimensionare la vicenda: «Ci risulta che un gestore dell’hotel abbia preso contatti con protezione civile, a nostra insaputa.

La Provincia dell’Ogliastra che si stava occupando del coordinamento dell’accoglienza, ci ha chiesto se eravamo informati. Ho anche allertato il comandante dei vigili urbani, che è andato in hotel. Ci ha avvisato che il gestore che prima aveva dato disponibilità, non intendeva ricevere più i rifugiati». Quanto alla soluzione provvisoria nell’ostello, Lai, precisando che la cooperativa che lo gestisce ha il contratto in scadenza, ha spiegato che l’ospitalità sarebbe dovuta durare solo una notte, per l’imminente arrivo di un gruppo di scout. «Sulla strada non si lascia nessuno», dice il sindaco. «Abbiamo grande rispetto per i rifugiati, ci mettiamo al loro posto, e io ho agito secondo questo punto di vista. A breve avremo un incontro con una cooperativa sociale per individuare appartamenti che ospitino i profughi.. Li accogliamo a braccia aperte e col rispetto dovuto, ma nella concretezza.

Se il gestore dell’hotel ha ricevuto minacce dalla proprietà, deve segnalarlo alla Procura». «E’ la prima volta che incontriamo una situazione come questa», dice il responsabile della protezione civile regionale, Giorgio Cicalò.