Quotidiano Net – Breivik non voleva morire: teneva le mani alzate Messaggio choc sul web: “Grazie per la strage”
28 Luglio 2011
Quotidiano Net – Breivik non voleva morire: teneva le mani alzate Messaggio choc sul web: “Grazie per la strage”.
Ricostruito il blitz della polizia norvegese sull’isola di Utoya. Ancora non identificati gli ultranazionalisti cechi e slovacchi autori del messaggio al fondamentalista folle

Oslo, 28 luglio 2011 – Ander Behring Breivik non voleva assolutamente morire. I momenti concitati dello sbarco sull’isola di Utoya dell’unità speciale della polizia norvegese sono stati raccontati nei dettagli da alcuni dei protagonisti durante la conferenza stampa di ieri.
“Quando lo abbiamo visto, aveva le mani sulla testa. La sua arma era a terra, a una quindicina di metri da lui. Poi uno dei nostri lo ha bloccato, mentre gli altri correvano a prestare i primi soccorsi”, ha testimoniato Haavard Gaasbakk, comandante della squadra.
La decisione di non sparargli addosso è stata presa “nel giro di pochi istanti”, anche perché Breivik rispondeva a tutti gli ordini ed era chiaramente intenzionato ad evitare uno scontro a fuoco, ha aggiunto Andesrs Snortheimsmoen, capo della Delta Force, l’altra unità arrivata sull’isola dove il killer aveva appena compiuto la strage.
Oltre un’ora è passata tra il primo allarme su una sparatoria sull’isola di Utoya, a una quarantina di chilometri da Oslo, e la resa dell’omicida, Anders Behring Breivik: è quanto risulta dalla ricostruzione delle stragi fatta dalla polizia norvegese.
Il responsabile delle operazioni, Haavard Gaasbakk, si è detto “orgoglioso” del comportamento dei suoi agenti: “Si sono dimostrati calmi e molto coraggiosi”. La squadra inviata sull’isola era composta di una decina di agenti speciali armati – la polizia norvegese, come quella britannica, non dispone di armi nel normale servizio – alcuni dei quali giunti da Oslo su richiesta della polizia locale.
L’imbarcazione sulla quale si stavano dirigendo sull’isola ha avuto dei problemi al motore, ma gli agenti hanno immediatamente requisito un paio di battelli civili provenienti dall’isola, circostanza che avrebbe fatto guadagnare loro una decina di minuti dato che queste imbarcazioni erano più rapide.
Approdati in una zona boscosa a sud dell’isola, gli agenti hanno coperto di corsa circa 300 metri prima trovarsi faccia a faccia con il killer, che aveva gettato il fucile a un quindicina di metri di distanza e teneva le mani alzate; Breivik è stato tenuto a bada da uno dei poliziotti, mentre gli altri si sono dedicati alle operazioni di soccorso.
GLI ESTREMISTI CECHI RINGRAZIANO – Gli estremisti cechi e slovacchi ringraziano su Internet Andres Behring Brevik per la strage compita in Norvegia. Sul sito degli ultranazionalisti cechi e slovacchi, White Media, e’ stato pubblicato un messaggio dal titolo ‘Difesa di Andres Breivik’, che e’ stato poi ripreso anche dal portale informativo lidovky.cz.
“Grazie, fratello – recita il messaggio -. Hai colpito il male nei suoi luoghi piu’ sensibili. Hai ispirato molti altri che sono pronti a sacrificare le loro vite alla lotta dalla quale l’Europa uscira’ forte, sana, pulita, vitale, prosperosa e sicura”, prosegue il messaggio. La polizia non e’ ancora riuscita a identificare gli autori, ma White Media fa parte dei siti degli ultranazionalisti cechi e slovacchi che si schierano contro ‘’l’ideologia del multiculturalismo promossa dalla sinistra”.
BLITZ IN GERMANIA – La polizia tedesca ha perquisito 21 case e proprietà legate a sospetti estremisti di destra nel sud della Germania. Lo ha comunicato l’ufficio del procuratore di Stoccarda specificando tuttavia che i raid non sono direttamente legati agli attentati di venerdi’ scorso in Norvegia.
Circa 140 agenti hanno preso parte all’operazione in Baden-Wuerttemberg che ha portato al sequestro di armi, munizioni, droghe e computer appartenenti a 18 persone legate al gruppo “Standarte Wuerttemberg”. Il movimento, il cui scopo e’ l’espulsioni di tutti gli stranieri che vivono in Germania, e’ sotto indagine dallo scorso marzo.