Quotidiano Net – Strage di Ferragosto a Duisburg, oggi la sentenza sulla faida delle le cosche di San Luca

12 Luglio 2011 0 Di ken sharo

 

 

 

Locri (Rc), 12 luglio 2011 – E’ prevista per le 12 di oggi la sentenza dei giudici della Corte d`Assise di Locri, che renderanno pubblica la loro decisione sulla sorte dei quattordici imputati per alcuni dei fatti più sanguinosi della faida che contrappone, da vent`anni, le cosche di San Luca: i Pelle-Vottari e i Nirta Strangio.

Il culmine della guerra di `ndrangheta tra le famiglie del paese della locride fu raggiunto nel ferragosto del 2007 con la strage di Duisburg, in Germania. I giudici erano entrati in camera di consiglio lo scorso 2 luglio al termine dell’ultima udienza, quando il Procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, aveva chiesto nove ergastoli e 70 anni di reclusione per tredici imputati e l`assoluzione per uno soltanto, Antonio Rechichi, a carico del quale sono cadute le prove per il reato d`associazione mafiosa assunte in Germania.

La richiesta di ergastolo e di tre anni d`isolamento, è stata formulata per il trentaduenne Giovanni Strangio, considerato uno degli organizzatori ed esecutori della strage di Duisburg in cui vennero uccisi sei giovani ritenuti vicini alla cosca dei Pelle-Vottari. La strage doveva servire a vendicare l`omicidio di Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta e cugina di Giovanni, uccisa per sbaglio al posto del marito, all`interno della sua abitazione, in un agguato messo in atto il giorno di Natale 2006 ed in cui rimase ferito anche un bambino di 5 anni.

Per l`assassinio della donna, la Dda di Reggio Calabria ha chiesto la condanna alla pena dell`ergastolo, e l`isolamento per sei mesi, nei confronti di Francesco Pelle, detto “Ciccio Pakistan”, Francesco Vottari, detto “Ciccio u Frunzu”, e Sebastiano Vottari, detto “il Professore”. Gli altri cinque destinatari della richiesta di ergastolo appartengono alla famiglia dei Nirta-Strangio e sono i presunti mandanti ed esecutori della vendetta per l`uccisione di Maria Strangio. Il 4 gennaio 2007, pochi giorni dopo la strage di Natale, a cadere sotto il fuoco vendicatore fu, infatti, l`allevatore Bruno Pizzata, parente dei Pelle-Vottari.

I destinatari della richiesta di ergastolo sono, quindi: Gianluca Nirta, marito di Maria Strangio, Giuseppe e Francesco Nirta, Sebastiano Romeo e Sebastiano Strangio, fratello di Maria, ritenuto il killer di Bruno Pizzata. La condanna a 18 anni di reclusione ciascuno è stata chiesta alla Corte d`Assise per Antonio Carabetta, 59 anni, Sonia Carabetta, di 29, ed Antonio Pelle, 23, accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, e ritenuti vicini al clan Pelle-Vottari. 15 anni di reclusione, infine, sono stati chiesti per Luca Liotino, 39 anni, presunto favoreggiatore del clan Nirta-Strangio, che avrebbe noleggiato a proprio nome la Renault Clio utilizzata da Giovanni Strangio per scappare da Duisburg e nascondersi in Olanda, dove si trovavano i cognati latitanti Giuseppe Nirta e Francesco Romeo, con i quali Giovanni Strangio è stato arrestato nel marzo 2009.