Rai, il Cda si assicura Fazio con una ‘deroga breve’ e chiude le porte a Santoro – Adnkronos Spettacolo
7 Luglio 2011Rai, il Cda si assicura Fazio con una ‘deroga breve’ e chiude le porte a Santoro – Adnkronos Spettacolo.
Roma, 7 lug. (Adnkronos/Ign) – Il consiglio di amministrazione Rai ha varato (tutti a favore, con il voto contrario di Giovanna Bianchi Clerici e l’astensione di Antonio Verro) il contratto di Fabio Fazio per ‘Che tempo che fa’, che contiene la deroga per realizzare a maggio 2012 un programma su un’altra rete (probabilmente con Roberto Saviano su La7). La deroga è stata molto ridimensionata dunque rispetto all’iniziale bozza di contratto dove era prevista per l’intero trienno di durata dell’accordo. L’altra novità riguarda ‘Vieni via con me’ che si potrà fare in Rai dalla stagione autunnale 2012.
Porte definitivamente chiuse (anche se i consiglieri Nino Rizzo Nervo e Rodolfo De Laurentiis promettono ulteriore battaglie nelle sedi competenti), invece, per una nuova trattativa per l’autunno con Michele Santoro.
Il collegio dei sindaci della Rai, nel parere portato oggi al Cda, ha stabilito che l’accordo per l’uscita dall’azienda del conduttore di ‘Annozero’ siglato tra il direttore generale, Lorenza Lei e Michele Santoro resta valido. Inoltre il Cda ha respinto con cinque voti contrari, tre favorevoli e l’astensione del presidente Paolo Garimberti, un ordine del giorno del consigliere De Laurentiis che avrebbe dovuto impegnare il Direttore Generale ad individuare soluzioni per assicurare la permanenza in Rai di Michele Santoro.
Le reazioni su Santoro, anche all’interno del Cda, non si sono fatte attendere: ”Aver deciso di rinunciare a Michele Santoro è un errore grave, determinerà un danno serio ai conti dell’Azienda e mortifica il servizio pubblico che ha come missione la garanzia del pluralismo”, hanno dichiarato in una nota congiunta i consiglieri d’amministrazione della Rai, Rodolfo De Laurentiis e Nino Rizzo Nervo.
Di altro tono la reazione del presidente Garimberti: “Michele Santoro ha scelto di chiudere il suo rapporto con la Rai, fatto di vincoli e aggravi giudiziari, quando ha chiesto all’azienda di trovare un accordo per l’esodo”, ha ricordato Garimberti
“E’ stato un modo -ha sottolineato il presidente Rai- per fare chiarezza su un rapporto assai travagliato. In questa vicenda per me conta solo ed esclusivamente l’interesse aziendale, nonostante gli attacchi di cui sono stato fatto oggetto. Guardiamo ai fatti: ora Rai e conduttore sono liberi da vincoli e si può valutare serenamente se Santoro può fare un programma per il servizio pubblico. Le porte sono aperte e non c’è bisogno di provocazioni e demagogie da un euro”.
“Santoro, a cui non si può non riconoscere un oggettivo valore televisivo, faccia le sue proposte al Direttore Generale -ha concluso Garimberti- che, se le riterrà valide e interessanti, le porterà al Consiglio di Amministrazione. Che a sua volta sceglierà liberamente”.
Per quanto riguarda Fazio, il suo contratto è di esclusiva triennale (con la sola deroga per maggio 2012 per realizzare un programma con un’altra emittente) e prevede: 64 puntate della trasmissione ”Che tempo che fa”, 4 speciali annui di prima serata del ciclo ”Che tempo che fa” e “4 puntate speciali di prima serata del genere ‘Vieni via con me’, format -ha sottolineato Viale Mazzini- di proprietà Rai e che non può essere utilizzato da altre emittenti, da realizzare nel secondo e terzo anno contrattuale insieme a Roberto Saviano”.
La deroga seppur breve concessa a Fazio non trova affatto d’accordo il consigliere d’amministrazione della Rai, Antonio Verro, che si è infatti astenuto sull’approvazione del contratto. ”Ritengo Fabio Fazio una risorsa importante per il servizio pubblico e una risorsa importante -ha detto- non ammette deroghe. Non comprendo quindi perché la Rai non abbia definito con l’artista un contratto di esclusiva esattamente come in passato”.
Nella seduta di oggi è stato affrontato con un ampio dibattito anche il tema della responsabilità civile dei dipendenti e collaboratori e della loro tutela legale. Ma il dibattito è stato aggiornato, “tenuto conto della sua complessità, alle prossime sedute consiliari”, ha spiegato la Rai.
Ma proprio nel giorno dell’inizio della discussione su questo tema in Cda, la conduttrice di ‘Report’ Milena Gabanelli incassa una vittoria in Tribunale. Non ci fu infatti nessuna diffamazione da parte della puntata di ‘Report’ del 15 ottobre 2006 nei confronti di Salvatore Ligresti, come ha deciso il giudice Orietta Miccichè del Tribunale Civile di Milano che ha respinto le richieste dell’imprenditore nei confronti delal conduttrice di Report e della giornalista Giovanna Corsetti (autrice del servizio ‘incriminato’, dedicato alla sicurezza delle aree aeroportuali).
Ligresti aveva portato Gabanelli e Corsetti in Tribunale ritenendo diffamatorio il contenuto di alcune affermazioni fatte nel servizio. Il Tribunale, con una sentenza emessa martedì, ha respinto le richieste di Ligresti, condannandolo al rimborso del 50% delle spese di giudizio sia di Gabanelli (10 mila 400 euro) che di Corsetti (7 mila 100).