Repubblica.it – I No Tav: “Siamo in diecimila” Fiori in segno di pace agli agenti
30 Luglio 2011A Giaglione è in corso la marcia verso Chiomonte per protestare contro il treno ad altà velocità: “No Tav, fuori le truppe” è lo striscione che apre il corteo. Perino: “Ringraziamo il ministro Maroni per aver gufato contro questa manifestazione: saremo più del previsto. Non toccheremo le reti del cantiere, non ci interessano”. Chiusa in via precauzionale l’autostrada A 32 in direzione Torino. Al via anche una delegazione di terremotati dell’Aquila
di DIEGO LONGHIN E ERICA DI BLASI
LA DIRETTA
Ore 16.20. I manifestanti No Tav raccolgono dei fiori e li mettono nel cancello come segno di pace per le forze dell’ordine.
Ore 16.13. La testa del corteo è arrivata al cancello quattro, quello dell’area archeologica di Chiomonte, teatro di scontri una settimana fa. Nessun problema. La gente sfila, il servizio d’ordine attraverso i megafoni invita ad andare avanti, a non parlare, a stare tranquilli. (foto)
Ore 16.05. Il corteo continua a passare davanti alle forze dell’ordine e alla recinzione. I manifestanti urlano: “andatevene via”. Il servizio d’ordine del movimento, composto anche da Alberto Perino che si è messo davanti alla recinzione, regge. La questura teme che l’ala dura possa chiudere la marcia.
Ore 15.52. La corsia dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia è stata chiusa in via precauzionale, in direzione Torino, nel tratto da Oulx ovest a Susa, nel tratto che si trova vicino al percorso che seguirà il corteo che manifesta contro la Tav in Val Susa. Il corteo – riferisce la Questura di Torino – è aperto dalla componente moderata del movimento No Tav. Quella antagonista si trova in coda al corteo che sta percorrendo le strade e i sentieri che da Giaglione conducono al presidio No Tav della Maddalena di Chiomonte, nell’area del cantiere per la linea ferroviaria Torino-Lione.
Ore 15.44. La testa del corteo ha raggiunto dopo circa 40 minuti di marcia la baita No Tav del vecchio presidio contro la costruzione della linea ferroviaria alta velocita’ Torino-Lione. Ad attenderli un gruppo di No Tav. Ora la marcia presegue lungo il sentiero che passa di fianco alle reti del cantiere verso il campeggio di Chiomonte.
Ore. 15.36 Il Movimento No Tav dicono che in corteo sono diecimila: “Grazie Maroni”, “Grazie Ferrentino”. Nessun problema dopo il primo contatto tra marcia e forze dell’ordine al cavalcavia dell’autostrada. Il serpentone che sta arrivando alla baita e’ lungo, diverse migliaia di persone.
Ore 15.33. La testa del corteo ha raggiunto il cavalcavia dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Sul cavalcavia le camionette della polizia. La marcia sta passando sotto il cavalcavia e sta per raggiungere la vecchia baita del presidio, passando sotto.l’A32.
Ore 15.26. “Anche noi – dice una ragazza Comitato 3 e 32 Com dell’Aquila – abbiamo avuto una militarizzazione e sappiamo cosa vuol dire non poter muoversi sul proprio territorio. Siamo qui per dire no alle grandi opere inutili, come la Tav e il Ponte di Messina. Per noi – conclude – sono ben più necessarie opere quali la ricostruzione dell’Aquila e la messa in sicurezza del territorio nazionale”.
Ore 15.13. La coda del corteo e’ ancora a Giaglione dove sono arrivati gli ultimi gruppi di manifestanti. In prossimità del viadotto autostradale un gruppo di No Tav ha intavolato una trattativa (foto) con la polizia, garantendo che non ci saranno attacchi durante il passaggio del corteo
Ore 15.03. “Non saranno necessari le maschere anti-gas nè i caschi – hanno aggiunto alcuni rappresentanti dei Centri sociali che si trovano nei pressi dei banchetti No Tav nel piazzale di Giaglione – Siamo noi ad aver deciso così, il senso della giornata di oggi è un altro”. Domani – hanno sottolineato i rappresentanti dei Centri sociali – smantelleremo il campeggio e comincerà un presidio permanente della valle che proseguirà fino a settembre-ottobre, quando apriranno il cantiere vero e proprio di Clarea, “e noi – hanno aggiunto – saremo là”.
Ore 14.54. Al momento la situazione al cantiere è tranquilla. Circa 600 uomini delle forze dell’ordine, tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e alpini, si stanno preparando per difendere il sito da eventuali attacchi. L’elicottero dei carabinieri sta monitorando la situazione anche dall’alto. I primi manifestanti sono già stati avvistati nei boschi vicino alle recinzioni, ma al momento non ci sono stati lanci di oggetti
Ore 14.46. La marcia inizia a muoversi dal campo sportivo di Giaglione, un serpentone che si incammina verso la baita dei No Tav e il cantiere della Maddalena attraverso i sentieri e le mulattiere. Quasi tre mila persone radunate dietro lo striscione “No Tav, fuori le truppe”
Ore 14.39. A Giaglione si sono radunate più’ di due mila persone. Perino, leader No Tav, dice: “Passeremo davanti alle recinzioni in silenzio”. Il corteo sara’ aperto dallo striscione: “No Tav, fuori le truppe”
Ore 14.35. Alla marcia partecipano anche rappresentanti dei comitati del terremoto dell’Aquila per denunciare la” militarizzazione subdola della loro citta’” che aspetta di essere ricostruita.
Ore 14.30. Continua ad arrivare gente a Giaglione per questo gli organizzatori hanno posticipato di qualche minuto la partenza. Il movimento ha ringraziato il ministro Maroni e Ferrentino “che hanno gufato contro questa manifestazione e il Pd che hanno invitato i Valsusini a non venire. Siamo in tanti, siamo sempre di più'”. Perino, leader dei No-Tav, dice che “non toccheremo le reti perche’ non ci interessano e perche’ dentro il fortino ci sono solo poveri cristi”
Ore 14.15. I No Tav hanno schierato lungo il percorso della marcia un servizio d’ordine per evitare tensioni e scontri nei punti in cui il corteo tocca le recinzioni del cantiere della Maddalena, presidiato dalle forze dell’ordine e dall’esercito
Ore 14. La tensione e l’attenzione sono alte. Ancora questa mattina i social network legati al movimento riportavano pareri contrastanti sulla manifestazione. In molti vogliono che resti un corteo pacifico, tutti a volto scoperto pronti a punire gli autori di eventuali violenze: resta però una parte che non pensa si possa più tornare indietro: “Il cantiere va ripreso e con la forza”. Tutto dipenderà da quanto i No Tav riusciranno a contenere le frange più violente, legate all’area anarchica e arrivate anche da fuori Italia. L’ordine e’ quello di arrivare a Chiomonte senza scontri. Nell’attesa, la notte prima del corteo è trascorsa tranquilla nel cantiere della Maddalena.
Ore 13.45. L’atmosfera è tranquilla, nonostante gli scontri che ci sono stati nella notte fra giovedì e venerdì. In ogni caso, ha ribadito ieri Maroni, le forze dell’ordine sono “pronte a contrastare ogni tipo di violenza” nel giorno in cui dovrebbe terminare il ‘campeggio’ dì Chiomonte. Dopo la marcia potrebbe esserci anche una fiaccolata. La polizia, dopo gli scontri del 3 luglio e quelli dei giorni scorsi, teme che siano possibili nuovi disordini, anche perché afferma di aver rilevato vendite insolite di caschi e maschere antigas nei negozi di edilizia.
Ore 13.30. Si stanno riunendo a Giaglione, in Val di Susa, i manifestanti che marceranno fino a Chiomonte per protestare contro la realizzazione della Tav. Vicino al campo sportivo del piccolo centro montano ci sono sia abitanti del luogo sia giovani provenienti da ogni parte d’Italia, per un corteo in quella che ieri il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha definito una giornata clou. Attorno al piazzale sono presenti alcune centinaia di persone che sfoggiano magliette e banidiere con slogan contro l’alta velocità.