Spider Truman, fioccano gli emuli “Non rivelerò mai la mia identità” – Repubblica.it

21 Luglio 2011 0 Di ken sharo

Si moltiplicano le iniziative per costringere il palazzo a ripensare le norme che regolano i benefici della politica. Il precario che ha dato il via alla nuova ondata anti-casta scrive: “Mi propongono di scrivere libri, ma non dirò chi sono” di CARMINE SAVIANO

E’ un’onda che sembra non volersi arrestare. Le polemiche sui costi della politica alimentano da una settimana il dibattito in rete. Centinaia di migliaia di persone che, in nome della trasparenza e della partecipazione, chiedono ai parlamentari italiani di ripensare le norme che ne regolamentano i “benefici”. Dalla pagina sui “segreti della casta di Montecitorio”, 350mila iscritti, fino ai tanti gruppi che negli ultimi giorni avanzano proposte concrete e mirate. Leggi di iniziativa popolare, referendum, codici etici. Per ristabilire un rapporto virtuoso tra cittadini e politica.

I segreti della Casta. E’ oramai uno dei luoghi più frequentati in rete. La pagina Facebook “I segreti della Casta di Montecitorio” 1 raccoglie da una settimana la rabbia e l’indignazione dei cittadini. Gli iscritti sono oltre 350mila e il flusso dei commenti è continuo, costante. E se a volte i toni si alzano, non mancano tentativi di rendere propositiva la protesta. Tra le varie iniziative, una sembra raccogliere il consenso di molti: un presidio pacifico in piazza Montecitorio, da tenersi il 23 e il 24 luglio. “I beni comuni sono la cosa più preziosa per una democrazia: riprendiamoci il lavoro, la cultura e la libertà. E dobbiamo farlo partecipando”.

Le confessioni di Spider Truman. In contemporanea, non si ferma la caccia a Spider Truman, il precario fantasma che ha messo in moto

la protesta. Che, in una lettera inviata a Repubblica, scrive: “Spider Truman vuole solo raccontare quel che accade nel Palazzo, il lato oscuro, direi meschino, dietro la retorica dei discorsi”. Poi, un resoconto della sua settimana da celebrità della rete: “Sono finito sulle prime pagine dei quotidiani. Alcune case editrici mi hanno proposto di scrivere un libro, i giornali mi chiedono interviste, vogliono sapere chi sono, il come, dove, quando, perché, con chi. Così non trovo più lavoro neanche a pagarlo”.

Poi, le sue prossime mosse: “Voglio raccontare cose più o meno note e vedere l’effetto che fa. Se i tanti come me se la sentono di far succedere qualcosa. Mi rivolgo soprattutto a loro: ai precari, ai disoccupati, agli sfruttati per 900 euro al mese. Per ora sono contento di aver acceso di nuovo i riflettori. Sul come proseguire devo ragionarci su. Intanto la casta pur di non tagliarsi i privilegi si inventa per l’ennesima volta le modifiche costituzionali. E hanno tagliato agli italiani tutte le detrazioni fiscali in un attimo”.

Una legge per “abolire i privilegi”. E tra le tante iniziative in rete, anche la proposta di una legge di iniziativa popolare. E l’idea del gruppo “Nun te regghe più” 2, 13mila adesioni su Facebook. Questo il testo dell’articolo: “I parlamentari italiani eletti al Senato della repubblica, alla Camera dei deputati, i consiglieri regionali, provinciali comunali, eletti dai cittadini, non debbono percepire, tenuto conto dei parametri del costo della vita, più della media europera degli eletti degli altri paesi dell’Unione per incarichi di grado equivalente”.