Stress test, le italiane “promosse” Crisi, vertice straordinario Ue il 21 – Repubblica.it

16 Luglio 2011 0 Di luna_rossa

Stress test, le italiane “promosse” Crisi, vertice straordinario Ue il 21 – Repubblica.it.

Rappresentano il 62 % del totale dell’attivo del sistema bancario nazionale. Tutte sono ben al di sopra della soglia del 5 per cento prevista dalle normative Bce. In Europa esaminati 91 istituti di credito. Otto non hanno superato la prova, 16 sono in bilico. Van Rompuy convoca i leader europei per la crisi greca e per la stabilità finanziaria della zona euro

ROMA – Le cinque banche italiane sottoposte a “stress test”, hanno superato l’esame. Lo comunica la Banca d’Italia. “Le banche italiane superano con ampio margine il valore di riferimento del 5% di Core Tier1 stabilito dallo stress test”, e questo conferma “l’adeguatezza della capitalizzazione del sistema bancario nazionale”. E’ quanto afferma il direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni dopo la pubblicazione degli stress test superati da tutte e cinque le banche italiane oggetto dell’esercizio (Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi, Banco Popolare). La media ponderata del Core Tier1 post stress per i cinque gruppi sarebbe del 7,3%.

L’istituto di via Nazionale spiega che “le banche coinvolte rappresentano oltre il 62 per cento del totale dell’attivo del sistema bancario nazionale. L’esercizio conferma l’adeguatezza della capitalizzazione delle banche italiane e la capacità di assorbire l’impatto di un ulteriore deterioramento delle attuali condizioni macroeconomiche e di mercato”.

“Applicando le severe condizioni ipotizzate nello stress test, per ognuno dei cinque gruppi il coefficiente relativo al patrimonio di migliore qualità (Core tier 1 ratio) – spiega Bankitalia – risulterebbe, alla fine del 2012, ben al di sopra della soglia del 5 per cento, stabilita dalle autorità come riferimento per valutare la necessità di eventuali interventi di ricapitalizzazione. La media ponderata del Core tier 1 ratio post-stress per i cinque intermediari sarebbe

del 7,3 per cento. Il risultato tiene conto delle misure di rafforzamento patrimoniale decise entro l’aprile di quest’anno. Includendo anche ulteriori risorse patrimoniali, tra cui alcuni strumenti non compresi nella definizione di Core tier 1 ma caratterizzati da elevata capacità di assorbire le perdite, il coefficiente patrimoniale medio dei cinque gruppi risulterebbe del 7,9 per cento alla fine del 2012. Anche un forte inasprimento del rischio sovrano – conclude – non intaccherebbe la solidità delle banche italiane”.

Bankitalia “soddisfatta”. “Complessivamente possiamo considerarci soddisfatti”: lo ha detto Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia commentando l’esito degli stress test. Saccomanni ha spiegato che va considerato peraltro il fatto che “lo scenario di quest’anno era più severo rispetto a quello dell’anno scorso”. Il direttore generale di Bankitalia ha poi aggiunto che “si tratta di un esercizio che non ha paragoni a livello internazionale, nemmeno negli Stati Uniti dove vige una sola legislazione bancaria”. “Speriamo che l’esito degli stress test possa ridimensionare la pressione sulle banche italiane. Speriamo di averci dato un taglio con oggi”,  ha aggiunto Saccomanni, riferendosi alle turbolenze sul mercato finanziario italiano dei giorni scorsi.

Il Governo: stabilità finanziaria. Il Governo italiano “prende atto e accetta i risultati” degli stress test europei e “apprezza il miglioramento della trasparenza che è stato raggiunto”. Lo si legge in una nota del ministero dell’Economia, secondo cui “l’Italia si impegna a salvaguardare la stabilità finanziaria e a contribuire ad ulteriori miglioramenti della capacità di resistenza del settore bancario, considerando tali aspetti parti integranti della strategia comunitaria”.

Intesa Sanpaolo la migliore. Intesa Sanpaolo si aggiudica il titolo di ‘prima della classe’. L’istituto di credito avrebbe a fine 2012 un core tier 1 all’8,9%, Ubi banca al 7,4%, Unicredit al 6,7%, Mps al 6,3% e il Banco popolare al 5,7%.

Europa, otto bocciate. A livello europeo, sono state sottoposte a stress test 91 banche. Di queste, otto non hanno superato la prova (cinque sono spagnole, due greche e una austriaca) e altre sedici sono in bilico. Passano il test tutte le banche tedesche. L’Authority Ue per le banche (Eba) ha chiesto alle otto bocciate di approntare piani di ricapitalizzazione, e agli istituti vicini alla soglia ed esposti nei Paesi sotto stress economico di prendere misure per rafforzare il credito. Alle otto banche che non hanno superato i test di resistenza europei servono 2,5 miliardi di euro di capitale. E’ quanto conclude l’Eba, l’authority per le banche Ue che ha condotto i test.

La Ue: “banche resistono allo schock”. La Commissione Ue saluta con soddisfazione la pubblicazione dei risultati degli “stress test” sugli istituti di credito del vecchio continente: “Ora – si legge nella dichiarazione congiunta diffusa dai commissari Olli Rehn e Michel Barnier – la grande maggioranza delle banche europee è molto più forte e più capace di resistere agli shock”.

Vertice straordinario Ue. Intanto, Il presidente dell’Unione europea, Herman Van Rompuy ha convocato i leader europei per il 21 luglio a Bruxelles per discutere del secondo pacchetto di aiuti alla Grecia e della stabilità finanziaria dell’area euro. In un comunicato rilasciato su Twitter Van Rompuy precisa che il vertice inizierà alle 12 ora italiana. “La nostra agenda – si legge nel comunicato – sarà la stabilità finanziaria dell’area euro e il completamento del programma di finanziamento della Grecia”. Van Rompuy aggiunge di aver chiesto ai ministri delle Finanze di accelerare i lavori preparatori.