Tav, la giornata più lunga Iniziato l’assedio in Valsusa- LASTAMPA.it

3 Luglio 2011 0 Di luna_rossa

 

Tav, la giornata più lunga Iniziato l’assedio in Valsusa- LASTAMPA.it.

Tre i luoghi di raduno: Chiomonte, Exilles e Giaglione
La questura teme nuovi scontri. La polizia è schierata

Oggi manifestazione nazionale
di protesta contro il cantiere.
Migliaia di agenti schierati
La questura: si temono scontri

MAURIZIO TROPEANO

INVIATO IN VALSUSA
9.20 – Tutto rimandato di un’ora
È tutto rimandato di un’ora o poco più: il raggruppamento di Exilles non partirà prima delle 10 per dar modo alla gente di affluire da Susa e salire verso la «base» del corteo nazionale. Centinaia di persone stanno andando a portare la proprio appoggio, tra loro anche una delegazione della Savoia che si batte per creare un proprio Stato. Il collegamento con gli attivisti No Tav è un gruppo di consiglieri comunali di Almese, ex leghisti, espulsi negli Anni ’90 dal partito per le loro posizioni contro l’alta velocità, che ora stanno tirando le file del movimento autonomista. Ritardato anche l’altro corteo a Giaglione, dove si sono già radunate quasi duemila persone. A questi, si è aggiunto un terzo gruppo, con ritrovo alla stazione di Chiomonte, per chi arriva in treno.

9.05 – L’appoggio di Fiom, Verdi e la schiera della sinistra
Anche Giorgio Cremaschi, presidente comitato centrale Fiom, è giunto al raduno, confermando l’adesione ufficiale alla marcia «contro un’opera inutile e costosa». A breve, si aspetta invece il leader dei verdi Bonelli, accompagnato da una delegazione dei verdi europei, con Sel, Federazione della Sinistra e Sinistra Critica. «Ci auguriamo che non ci siano atti di violenza che rovinino il clima», hanno fatto sapere.

8.45 – I No Tav a raccolta
Non sono neanche le 9 quando a Exilles comincia a muoversi il popolo No Tav che oggi darà l’assedio al cantiere blindato della Torino-Lione. Di prima mattina sono arrivati i primi pullman dei manifestanti al concentramento dove ci sono anche tutti i 23 sindaci della Bassa Valsusa che sfileranno con le fasce tricolore insieme a migliaia – si prevede – di oppositori al progetto dell’alta velocità.

Da Susa continuano a partire gli autobus provenienti da tutta Italia, anche dal Veneto, diretti al cuore della manifestazione nazionale. Il corteo sarà diretto prima alla centrale elettrica sulla strada dell’Avanà e poi a Chimonte, dove intorno alle 12 ci sarà il comizio dei primi cittadini. In contemporanea, a Giaglione, sono chiamati a raccolta tutti i valsusini: da lì partirà il vero «assedio» ai boschi nei pressi del cantiere, in cui a partire da settembre arriverà la talpa per l’avvio dei lavori del tunnel geognostico. È annunciato l’arrivo di Beppe Grillo, che probabilmente non sfilerà ma alle 13 dovrebbe fare un comizio sotto la centrale elettrica.

Quello che si presenta è un «popolo No Tav» variegato e pacifico, in cui spiccano numerose famiglie. Tra le forze dell’ordine, comunque, cresce la preoccupazione per l’evoluzione del corso della giornata: si teme soprattutto la reazione dell’area antagonista, ma anche di una parte della gente della Valle che ha intenzione di «andare oltre» la mobilitazione di oggi per dare un segnale chiaro e definitivo. Due sono i punti in cui l’allerta è maggiore: il sentiero che dalla galleria di Ramat scende verso il cantiere e la parte bassa dell’area della centrale elettrica, dove da poco è stato montato un nuovo presidio degli attivisti. Qui, si temono disordini tra gli agenti e i manifestanti.