Utili oltre le attese per Fiat ma il debito è previsto in crescita – Il Sole 24 ORE
27 Luglio 2011Utili oltre le attese per Fiat ma il debito è previsto in crescita – Il Sole 24 ORE.

Il titolo Fiat scivola al ribasso con una perdita di oltre quattro punti percentuali dopo la presentazione dei conti del secondo trimestre e del primo semestre. Il titolo cede il 4,26% a 7,18 euro per azione e trascina al ribasso anche gli altri titoli della galassia del Lingotto: Fiat Industrial perde il 2,11%, Exor -1,41%. Nonostante i risultati siano sopra le attese degli analisti, a quanto pare pesa sulla seduta di borsa la previsione sull’indebitamento a fine anno atteso fra 5 e 5,5 miliardi di euro. L’indebitamento a fine giugno è pari a 3,4 miliardi. Tuttavia si stima che salga a 5,5 miliardi a fine anno. Il consensus di una ventina di analisti riportato sullo stesso sito di Fiat Group, aveva stimato per fine anno una posizione finanziaria netta negativa per 4,8 miliardi.
Il secondo trimestre si è comunque chiuso in positivo per Fiat. L’utile netto consolidato è pari a 1.237 milioni rispetto alla perdita di 17 milioni del corrispondente trimestre dello scorso anno. I conti includono anche il consolidamento di Chrysler a partire dal giugno 2011, Fiat controlla la casa automobilistica Usa con una quota del 53,5%. Il balzo dell’utile netto è imputabile anche a proventi straordinari che, al netto di svalutazioni e altri oneri non ricorrenti, ammontano a 1.058 milioni. Senza di essi, l’utile netto ricorrente è comunque salito a 156 milioni di euro rispetto al rosso di 8 milioni del corrispondente trimestre dello scorso anno. In deciso progresso tutti gli altri numeri grazie anche al consolidamento di Chrysler.
Fiat Group Automobiles (Fga) ha registrato nel trimestre ricavi pari a 7,6 miliardi di euro (+2,7%), con un totale di 568.400 vetture e veicoli commerciali leggeri consegnati nel trimestre (+2,5% su anno). Nonostante una domanda debole nella maggior parte dei mercati europei, l’aumento dei ricavi è attribuibile alla crescita dei volumi di veicoli commerciali leggeri, al successo dell’Alfa Romeo Giulietta, alla forte performance in Brasile ed al contributo derivante dalla distribuzione in Europa dei modelli del Gruppo Chrysler. La quota di mercato delle autovetture in Europa è diminuita di 0,3 punti percentuali al 7,2%, principalmente per effetto del calo di 0,8 punti percentuali registrato in Italia (quota al 29,5%), che riflette l’uscita dalla gamma di alcuni modelli e l’ulteriore riduzione del peso della domanda delle vetture ad alimentazione alternativa.
Fiat Professional ha mantenuto le posizioni in Europa, con una quota del 14,4%, registrando il miglior secondo trimestre nella sua storia. In Brasile, Fiat ha confermato il primato sul mercato,con una quota complessiva del 22,6% (+2,8 punti percentuali rispetto al più diretto competitor). Chrysler ha conseguito ricavi per 3,3 miliardi di euro nel mese di giugno con consegne complessive di 179.000 unità (514.000 nel secondo trimestre, +19% su anno). Rispetto all’esercizio precedente, la quota di mercato del secondo trimestre è aumentata negli Stati Uniti di 1,2 punti percentuali, al 10,6%, e di 2 punti percentuali in Canada, al 14,9%.
Per quanto riguarda i marchi del lusso, Ferrari ha riportato ricavi pari a 589 milioni di euro, in aumento del 20,4% mentre i ricavi di Maserati sono diminuiti del 3,4% a 168 milioni di euro, ma risultano stabili a parità di cambi. La divisione componenti e sistemi di produzione ha realizzato ricavi pari a 3,2 miliardi di euro, con un aumento del 10,2% rispetto al secondo trimestre del 2010. Tutti i settori hanno registrato una significativa crescita rispetto al 2010. In particolare, i ricavi di Magneti Marelli migliorano del 10% a 1,5 miliardi di euro.
Sul fronte dei bilanci, al 30 giugno 2011, l’indebitamento netto industriale è pari a 3,407 miliardi, di cui 979 milioni di euro (489 milioni di euro a fine marzo) riferiti a Fiat esclusa Chrysler. Il forte cash flow operativo ha più che compensato gli investimenti e il pagamento di dividendi nel periodo ed ha generato una riduzione di 391 milioni di euro dell’indebitamento netto industriale prima del pagamento del corrispettivo per l’acquisto della partecipazione del 16% in Chrysler.
Sono stati rivisti al rialzo i target per l’anno in corso (inclusa Chrysler per 7 mesi) di Fiat Spa. Si parla di ricavi consolidati oltre 58 miliardi di euro, risultato della gestione ordinaria circa 2,1 miliardi di euro, utile netto circa 1,7 miliardi di euro e indebitamento netto industriale in crescita tra il 5 e 5,5 miliardi di euro. È attesa inoltre una liquidità elevata (circa 18 miliardi di euro). Il rialzo dei target è dovuto al consolidamento di Chrysler e al miglioramento dei risultati delle altre attività Fiat.