Quotidiano Net – I costi in tasca alla ‘Casta’ in attesa dei tagli Con 100 consulenti in meno, un asilo in più
2 Agosto 2011Quotidiano Net – I costi in tasca alla ‘Casta’ in attesa dei tagli Con 100 consulenti in meno, un asilo in più.
Le spese correnti aumentano . Cisl e Uil hanno calcolato quante cose si potrebbero fare riducendo le spese del Palazzo

Roma, 2 agosto 2011 – Il dato rende bene l’idea ed è stato tirato fuori dalla Cisl. Si raffronta la spesa nel 2009 per gli assegni vitalizi degli ex parlamentari con gli incassi netti nello stesso anno di tutti i musei e i siti archeologici statali. Il risultato è che per la prima voce leggiamo la cifra di 198.217.500 euro, per la seconda 82.829.947. Inutile sottolineare quanto, in teoria, il patrimonio archeologico dovrebbe essere ‘il nostro petrolio’.
Sempre la Cisl, e avvertendo che i numeri dopo il voto di ieri potrebbero ovviamente cambiare di qualcosa e che trovare qualche indicazione sui siti di Camera e Senato è impresa titanica, calcola un più 5,2% nelle spese correnti di Montecitorio nel periodo 2013-2010. In particolare: 1 miliardo e 59 milioni nel 2010; 1 e 70 nel 2011; 1 e 08 nel 2012; 1 e 114 nel 2013.
Per capire i costi delle nostre istituzioni, è interessante leggere la replica dell’ufficio stampa di Montecitorio al famoso Spider Truman, il presunto precario della Camera licenziato dopo 15 anni che ha spiattellato una serie di cifre per dimostrare quanto scandalosi fossero i costi.
Cominciamo da Palazzo Marini, edificio «esterno» a Montecitorio dove hanno sede alcuni uffici dei nostri deputati. Secondo Spider, la spesa sarebbe di 25 milioni annui per l’affitto, circa 2 milioni al mese. Ribatte l’ufficio stampa di Montecitorio che dal 1 gennaio 2012 eserciterà «il diritto di recesso» con un risparmio all’anno di circa 14 milioni. Ma Palazzo Marini non è… uno solo. Per quanto riguarda gli altri tre palazzi «esterni», sempre in uso alla Camera, esiste un vincolo contrattuale senza facoltà di recesso: le scadenze sono rispettivamente nel 2016, 2017 e 2018…
Oltre alla Cisl, anche la Uil conduce da mesi una battaglia per la riduzione dei costi della politica. Pochi ed essenziali slogan che dicono, ad esempio, che 10 miliardi in meno alla politica porterebbero 400 euro in più per lavoratori dipendenti e pensionati. O che 100 consulenti in meno equivarrebbero a 1 asilo nido in più. E come, eliminando 3 auto blu, si potrebbe avere una classe di scuola materna in più.
Come si vede, dunque, il mare delle cifre sulla cosiddetta ‘Casta’ è infinito. E proprio a Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, che hanno coniato il termine oramai di uso comune e che ha permesso ai due di costruire un clamoroso caso editoriale, si devono moltissimi numeri riferiti al passato prossimo. Anzi: a ieri. Ad esempio, nel 2009, le agende del Senato assommavano a 260mila euro, mezzo miliardo delle vecchie lire. «Più di quanto — scrivevano Rizzo e Stella — costerebbero di stipendio lordo annuo 12 poliziotti da assumere e mandare nelle aree a rischio». Altro esempio riferito a Palazzo Madama: le spese correnti sarebbero salite, nel 2008, di quasi 13 milioni rispetto al 2007 per sfondare il tetto di 570 milioni e mezzo.
Va peraltro detto che, rispetto al 2009, Palazzo Madama ha speso nell’anno passato ‘soltanto’ lo 0,62% in più: 545.142.912 euro di spesa complessiva contro i 541.760.472, una crescita inferiore al tasso di inflazione programmata. E’ quanto emerge dal rendiconto delle entrate e delle spese del Senato in discussione ieri in Aula. Altro esempio, riferito a Montecitorio: nel 2007 erano stati spesi 1.053.135.000 euro. Nel 2008 la spesa era invece di 1.052.985.000 euro con un risparmio di… 150mila euro.
di Francesco Ghidetti