Atene vicina all’accordo con i creditori sulla ristrutturazione del debito – Il Sole 24 ORE
19 Gennaio 2012

Buone notizie dal fronte greco. Secondo il Financial Times infatti il governo di Papademos e i grandi creditori sarebbero vicini a chiudere un accordo sulla ristrutturazione del debito pubblico. La scorsa settimana le trattative si erano arenate alimentando il rischio di un default disordinato. Il piano di salvataggio di Atene è condizionato dal cosiddetto “private sector involvement”, la partecipazione dei privati.
Se non viene raggiunto un accordo su questo punto Atene rischia infatti di non poter rimborsare i 14,4 miliardi del bond in scadenza il 20 marzo. È vero che manca più di un mesi a questa data, ma i tempi sono stretti. Per rendere effettivo l’accordo infatti sono necessarie tutta una serie di pratiche (soprattutto per i creditori americani) per espletare le quali servono almeno sei settimane di lavoro.
La condizione è che i privati accettino, in cambio dei titoli di cui sono in possesso, altri bond dalla scadenza più lunga (20 o 30 anni) e dal valore nominale dimezzato (il cosiddetto haircut). Lo stallo delle trattative è stato però sul tasso di interesse che Atene dovrebbe pagare su questi nuovi titoli. La richiesta dei privati è 5% ma il governo Papademos offre il 4%. Da parte sua il governo tedesco (che ha fortemente premuto per il coinvolgimento dei privati) vuole imporre solo il 3%.
Proprio su questo punto Papademos e le banche titolari di 200 miliardi di debito pubblico di Atene avrebbero trovato un compromesso. Secondo la ricostruzione del Ft in ballo ci sarebbero due proposte: una prevede una cedola crescente (si parte dal 3% e si arriva al 4,5% a scadenza), l’altra invece prevede un tasso fisso al 4,25 per cento.