Carnival (Costa Crociere) crolla in Borsa (-23%) dopo il naufragio all’Isola del Giglio – Il Sole 24 ORE
16 Gennaio 2012Carnival (Costa Crociere) crolla in Borsa (-23%) dopo il naufragio all’Isola del Giglio – Il Sole 24 ORE.

L’armatore crocieristico Carnival, propretario di Costa Crociere, ha quantificato tra 85 e 95 milioni di dollari l’impatto immediato sui propri conti del naufragio della Costa Concordia, che ha finora provocato sei morti. Questa cifra, secondo una nota, considera il mancato profitto generato dall’affondamento della nave. «Inoltre – stando al comunicato – la società si aspetta altri costi che al momento non è in grado di determinare».
In reazione, sul listino londinese, il titolo cede il 23%. Ma la perdita borsistica probabilmente proietta la quotazione al di là delle perdite annunciate ufficialmente dalla società anglo-americana. Secondo alcuni analisti la perdita potrebbe aggirarsi intorno al 10% degli utili annui del gruppo, 1,91 miliardi di dollari lo scorso anno. Quindi il danno per la compagnia potrebbe aggirarsi intorno ai 200 milioni di dollari.
Costa Concordia, la nave con una capienza superiore a 4mila passeggeri, è costata 450 milioni di euro. I costi dovrebbero essere coperti da più assicurazioni. I danni per la compagnia sono stati quantificati dagli analisti sommando il calo previsti di utili e i costi per le operazioni di salvataggio.
Tra l’altro l’incidente – spiegano gli esperti del settore – si è verificato in un “brutto momento” per l’attività crocieristica dato che tra gennaio e marzo viene registrato un terzo del totale delle prenotazioni annue.
Carnival, società quotata sia a New York (oggi chiusa per il Martin Luther King Day) che a Londra effettua oltre 100 crociere l’anno attraverso brand fra cui P&0, Cunard ad Princess Cruises. Detiene circa il 50% della quota del mercato mondiale delle crociere. La società è in mano, per il 47% del capitale, alla famiglia Arison. Lo scorso anno il fatturato è cresciuto del 9,2% a 15,8 miliardi di dollari ma i profitti (1,91 miliardi) sono scesi del 3,3% a causa dell’impennata dei costi dei carburanti.
Il brand Costa Crociere – con base operativa a Genova – ha una media di 15 crociere l’anno e vanta al momento la più ampia quota di mercato (e di passeggeri) in Europa.