Fondo anticrisi aperto alle coppie gay: è bufera – Il Giorno – Milano

28 Gennaio 2012 0 Di luna_rossa

Fondo anticrisi aperto alle coppie gay: è bufera – Il Giorno – Milano.

Majorino attaccato dai consiglieri Pd

 

L’assessore alle Politiche Sociali decide di allargare l’accesso alle risorse anche alle coppie di fatto omosessuali. Il centrosinistra si spacca, insorge l’opposizione

 

L'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino

L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino

Milano, 28 gennaio 2012 – Un fondo anticrisi aperto alle coppie di fatto, eterosessuali e omosessuali, e a tutti i residenti a Milano, compresi gli extracomunitari che abitano in città da pochi mesi e non da almeno cinque anni. La Giunta comunale anticipa gli effetti del registro dell’unioni civili. Sì, perché il sindaco Giuliano Pisapia ha promesso che il registro sarà istituito entro la fine del 2012. Tempi lunghi, dopo la visita del Papa a Milano a giugno per l’Incontro mondiale delle famiglie.

Ieri mattina, però, durante l’esecutivo di Palazzo Marino, l’accelerazione. Fortemente voluta dall’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Una scelta politica che scatena una guerra nel Pd, il partito di Majorino, e durissime reazioni nell’opposizione, dal Pdl alla Lega. Ma ripartiamo dalla delibera sul fondo anticrisi. Stanziamento di 6,4 milioni di euro: 2,2 milioni di euro gestiti dall’assessore al Lavoro Cristina Tajani per il sostegno all’occupazione, gli altri 4,2 milioni di euro, in capo all’assessorato di Majorino, destinati ad aiutare con 5 mila euro a testa giovani coppie con reddito Isee inferiore a 25 mila euro ad acquistare la prima casa o a pagarne l’affitto.

Soldi in parte recuperati dal Fondo anticrisi del 2010 della Giunta Moratti (un flop: due milioni di euro stanziati, ma solo tre coppie avevano usufruito dei 5 mila euro a testa per l’acquisto della casa). Solo che il Fondo di due anni fa era limitato a coppie sposate, quello lanciato ieri no. «La Giunta Pisapia – sottolinea Majorino – ha deciso di allargarlo anche ad altre forme di convivenza. Non solo a chi è sposato, ma anche a chi risulta coabitante nello stato di famiglia per la sussistenza di vincolo affettivo». In altre parole, coppie di fatto eterosessuali e omosessuali. «È una sperimentazione», precisa l’assessore in serata.

Ma la polemica è già scoppiata. Si riprone il duello di qualche giorno fa sui tempi di approvazione del registro delle coppie di fatto: da una parte Majorino, dall’altra la capogruppo del Pd Carmela Rozza. Netto il commento di quest’ultima: «Quella di Majorino è una forzatura. Accelerare per creare una guerra santa è un errore grave se si vuole arrivare al registro delle coppie di fatto». Nel Pd frenano anche il cattolico Andrea Fanzago e la laica Marilisa D’Amico. Ma i vertici citadini del partito, Roberto Cornelli e Francesco Laforgia, promuovono il fondo aperto alle coppie di fatto («sperimentazione positiva»). Il capogruppo Pdl Carlo Masseroli, intanto, attacca: «In modo proditorio la Giunta parla di coppie di fatto, serve un dibattito». Il leghista Matteo Salvini boccia l’eliminazione del vincolo dei cinque anni di residenza: «Così i soldi andranno agli immigrati, non ai milanesi. Pronti a presentare ricorsi. Seppelliremo di emendamenti il Bilancio 2012».