IL MANIFESTO – attualità – Viaggio in Tunisia, per capire la rivoluzione

23 Gennaio 2012 0 Di luna_rossa

IL MANIFESTO – attualità – Viaggio in Tunisia, per capire la rivoluzione.

Si chiama “Frammenti di una rivoluzione” ed è un viaggio documentario nella Tunisia liberata. Il primo clip ci porta nel cuore della rivoluzione, con il racconto di Wassim. 

Si chiama Frammenti di una rivoluzione ed è un viaggio-documentario che gli autori – Alessandro Doranti e Filippo del Bubba – pubblicano in questi giorni in occasione del primo anniversario della rivoluzione in Tunisia. I videoclip vengono caricati sul canale Youtube “Youngvideoteam” e già ora è possibile vedere il primo: una vera e propria “prima tappa” del viaggio che Doranti e Del Bubba propongono a tutti di ripercorrere. Si chiama Wassim, dal nome del protagonista che diventa voce narrante di un evento storico a cui lui, studente di informatica, ha preso parte in prima persona: la grande marcia di Tunisi che porterà quella stessa sera Ben Alì a decidere di abbandonare il paese. E ora – dopo pochi mesi – Wassim racconta cosa è accaduto, le sensazioni di quei giorni,  accompagnandoci nei diversi luoghi che portano i “segni” reali o simbolici della rivoluzione.

 

Vediamo così una nuova Tunisi, e una Tunisi con occhi nuovi. Anche gli autori fanno parte di quella straordinaria “migrazione al contrario” che nei mesi immediatamente successivi alla rivoluzione ha portato migliaia di eprsone dal vecchio continente alla Tunisia. Succede spesso quando guerre o sconvolgimenti sociali colpiscono un paese vicino: si creano reti di solidarietà, canali di informazione e comunicazione, fronti di resistenza comune. E in questo caso viene “disvelata” la città che finora era sempre stata meta turistica per eccellenza soprattutto per gli italiani, luogo di cultura dove migliaia di eprsone hanno imparato l’arabo, la città nordafricana affidabile, gestibile, dove si poteva fare tutto a patto di non fare politica o informazione. Quella Tunisi adesso è diventata più autentica, si è tolta di dosso il velo della “compatibilità” – anche se sembra abbia deciso di mettersene un altro, meno metaforico – ha fatto parlare la gente, ha riempito le sue strade. Il progetto di Doranti e Del Bubba è uno sguardo aperto, anche se partecipe. Parte dal basso e ha il sapore genuino della voglia di capire cosa è accaduto e cosa potrebbe accadere.  I prossimi clip le giornate delle prime elezioni democratiche dopo 23 anni di dittatura, la vittoria di Ennhada e i presunti brogli. Poi si parte per il sud, alla ricerca delle “radici” della rivoluzione: si racconterà dell’incessata protesta nelle miniere di Redeyef e Metlaoui, gli scioperi e “l’assedio” ai cancelli dello stabilimento Eni di Tazarka e la storia di Semi, che dopo esser stato rimpatriato già tre volte, prepara l’ennesimo disperato viaggio verso l’Italia.