Italia, Brescia: Comune contro evasione fiscale. Prostitute paghino le tasse – E – il mensile online

17 Gennaio 2012 0 Di luna_rossa

Italia, Brescia: Comune contro evasione fiscale. Prostitute paghino le tasse – E – il mensile online.

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Tutti dobbiamo pagare le tasse. L’imperativo dell’ultimo periodo targato Mario Monti sembra essere questo. Lotta all’evasione senza tregua, ovunque e in qualsiasi modo. Anche i comuni sono interessati a dar man forte all’Esecutivo e all’agenzia delle entrate.

Anche per questo diverse città hanno previsto l’introduzione di controlli a tappeto che vadano (non solo), a colpire le prostitute, che nella stragrande maggioranza dei casi hanno patrimoni ingenti.

Come avviene ad esempio a Brescia, dove una vera e propria task force di agenti di polizia locale sta dando la caccia agli evasori. Un’attenzione particolare è stata rivolta dal Comune alle prostitute che esercitano la professione in luoghi chiusi. Spesso sono persone che hanno accumulato nel corso del tempo ingenti patrimoni esentasse. Ora anche loro devono regolarizzare la loro posizione.

Ne abbiamo discusso con Fabio Rolfi, vicesindaco di Brescia. “Beh, l’accordo con l’agenzia delle entrate è un accordo che è stato stipulato da molti comuni i italiani” dice Rolfi.

L’accordo riguarda l’accertamento fiscale che possono fare i comuni nell’ambito del federalismo fiscale. Tutto avviene incrociando i molti dati di cui disponiamo: da quelli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate a quelli in possesso del Comune ricavati dal lavoro della polizia locale. In questo modo il comune concorre con le altre entità statali a combattere l’evasione fiscale. Il Comune segnala all’Agenzia determinati casi, tutti rigorosamente motivati da elementi oggettivi” continua il vicesindaco.

Diciamo che la questione riguarda soprattutto qui mondi che si sfuggono al fisco, fra cui, appunto, la prostituzione. Fra le attività che compie la polizia locale c’è una squadra che si occupa del contrasto della prostituzione nei vari ambiti, dalla strada ai motel, dalle case private agli hotel. Ci sono alcune situazioni che riguardano prostitute che svolgono liberamente il meretricio e non sono soggette a sfruttamento. In queste situazioni, che si svolgono in ambiti privati, ci sono casi che vedono ingenti patrimoni essere sfuggiti al fisco e che invece vengono segnalati alle autorità competenti. I casi ci vengono segnatali spesso dai cittadini stessi che vivono in edifici dove all’interno ci sono appartamenti dove si svolge la prostituzione. Spesso infastiditi dal continuo via vai di clienti a tutte le ore del giorno e della notte, i cittadini si mettono in contatto con il Comune che a sua volta controlla gli appartamenti, la regolarità dei permessi di soggiorno laddove l’interessata sia straniera e la regolarità dei contratti d’affitto. Finora abbiamo già segnalato tre casi, ma noi a Brescia abbiamo iniziato da pochissimo tempo” aggiunge Rolfi.

In ogni caso il tema della prostituzione è molto ampio e non riguarda solo la possibile regolarizzazione delle posizioni contributive delle lavoratrici. “Sono a favore del concorso dei Comini nella lotta all’evasione fiscale, da qualsiasi parte essa arrivi – dice il vicesindaco – noi siamo partiti da poco ma non ci fermeremo. Crediamo che non ci sia solo la prostituzione nel mondo sommerso al fisco, ce ne sono molti altri. Infatti, non vorrei che tutto questo venisse letto come un qualcosa che va contro le prostitute perché non è così. In più, dico che sono apertamente a favore della legalizzazione della prostituzione, per il superamento della legge Merlin. Sono favorevole affinché si possa svolgere la prostituzione e di conseguenza che le lavoratrici possano pagare le tasse e che magari si svolga la professione in strutture riconosciute e separate dagli appartamenti privati. Sono per una modernizzazione del nostro Paese”.