LAV: le nostre campagne – Il ritorno di ‘caccia selvaggia’, Associazioni protestano.

25 Gennaio 2012 0 Di ammiano marcellino

LAV: le nostre campagne – caccia e fauna – caccia – news caccia ii.

  • 25/01/2012
  •  (Foto da Web, N.R.) “In un momento delicatissimo per l’Italia, mentre il Governo, una larghissima maggioranza parlamentare e la parte migliore del Paese chiedono e fanno rinunce enormi per evitare una crisi devastante all’Italia, il deputato leghista Pini ripropone di votare caccia selvaggia, con il conseguente massacro di migliaia di animali protetti, rischi per i cittadini e la certezza di nuove condanne comunitarie. Un atto di assoluta irresponsabilità, da bloccare immediatamente”. Lo affermano le associazioni CABS, Enpa, Lac, LAV, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e WWF Italia a proposito degli emendamenti 30.054 e 30.055 proposti dall’on Pini (Lega Nord) alla legge Comunitaria (“Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità Europee ” C. 4623-A), in aula alla Camera dei Deputati. “Anzitutto si tratta di un’iniziativa formalmente inammissibile, perché le proposte dell’on. Pini non trattano del recepimento di nuove direttive comunitarie ma vertono su parti della legge italiana non oggetto di procedure di infrazione e che anzi sono state già sanate dal Parlamento, dopo la pesante condanna giunta dalla Corte di Giustizia europea nel 2010. Al contrario, le proposte Pini riporterebbero paradossalmente l’Italia in clamorosa e plurima infrazione, con la conseguenza di una condanna questa volta definitiva, ai sensi dell’articolo 260 del Trattato dell’Unione europea, e la robusta imposizione di sanzioni economiche.  “Ma è anche dal punto di vista sostanziale che le proposte Pini appaiono gravissime e persino provocatorie”. Gli emendamenti prevedono infatti, tra le altre cose: – l’apertura della caccia in piena estate per Tortore e Quaglie, con gravi rischi per i villeggianti; – l’allungamento della stagione venatoria oltre il 31 gennaio; – la depenalizzazione di gravi reati di bracconaggio (caccia a specie protette, uso di mezzi vietati quali lacci, trappole, richiami elettroacustici, balestre, vischio); – la caccia a specie vietate dalla direttiva europea come il Fringuello; – l’eliminazione degli anelli inamovibili per i piccoli uccelli utilizzati come richiamo vivo. “Insomma, un’iniziativa davvero irresponsabile, tanto più che arriva in un momento così delicato per il Paese, sotto il profilo economico, sociale e anche ambientale”, affermano le Associazioni. “Chiediamo dunque al Governo e al Presidente della Camera di intervenire, senza esitazione, dichiarando inammissibili gli emendamenti Pini, e al Parlamento di opporvisi con tutta la nettezza e la fermezza necessarie, come ha già fatto in passato e come meritano proposte così negative”, concludono le Associazioni. Per approfondimenti: caccia