No di Damasco al piano della Lega araba Il presidente yemenita negli Usa – Corriere della Sera

23 Gennaio 2012 0 Di luna_rossa

No di Damasco al piano della Lega araba Il presidente yemenita negli Usa – Corriere della Sera.

 

Proteste contro Assad a Damasco (Reuters)Proteste contro Assad a Damasco (Reuters)

MILANO – La Siria ha respinto l’iniziativa di pace della Lega araba che chiedeva al presidente Bashar al-Assad di dimettersi a favore di un governo di unità nazionale ad interim. La decisione di Damasco è stata annunciata dalla televisione di Stato, che ha citato una fonte anonima del governo secondo cui la risoluzione araba compie una «interferenza flagrante» negli affari interni della Siria.

 

MORTE ALTRE 13 PERSONE – «La Siria respinge la decisione e la considera come un attacco alla sua sovranità e unità», ha detto la fonte ufficiale del governo Assad, che ha chiesto alla Lega araba di smetterla di «finanziare e armare i terroristi». L’annuncio è la risposta alla dichiarazione del ministro degli Esteri del Qatar, Sheik Hamad Bin Jassem Bin Jabr Al Thani. E mentre al Cairo la Lega araba discute ancora cosa fare in Siria, nel Paese sono state uccise almeno 13 persone, secondo gli attivisti dei Comitati locali di coordinamento. Otto vittime si sono registrate in diversi quartieri di Damasco, una nella roccaforte della resistenza, Homs, un’altra ad Hama e tre a Idlib a Nord, entrambe colpite ripetutamente dalla repressione che secondo l’Onu in oltre 10 mesi ha causato 5.400 morti.

SI ALLARGANO LE SANZIONI – Intanto l’Unione europea ha esteso ad altri trenta soggetti le proprie sanzioni nei confronti dell’apparato militare siriano: lo hanno riferito anonime fonti diplomatiche a Bruxelles, secondo cui la decisione è stata adottata dai ministri degli Esteri dei Ventisette. Il divieto di viaggio in territorio comunitario e il congelamento dei beni sono stati imposti a ulteriori 22 gerarchi e ad altre otto società legate alle Forze Armate di Damasco. Si tratta dell’undicesima tornata di misure punitive Ue contro la Siria. «Molto deludente», secondo il ministro degli Esteri Giulio Terzi, è stato il rifiuto da parte di Damasco del piano della Lega araba per la Siria. «La situazione è molto preoccupante – ha detto Terzi prima dell’inizio del Consiglio affari esteri che discuterà fra l’altro delle nuove sanzioni contro il regime siriano – se ne dovrebbe discutere al Consiglio di sicurezza dell’Onu»

IL PRESIDENTE YEMENITA NEGLI USA – Rimane dunque tesa la situazione in tutto il Medio Oriente e non solo in Siria. Il presidente yemenita, Ali Abdullah Saleh, è partito alla volta degli Usa, dopo una breve tappa in Oman, per ricevere cure mediche. «Il presidente è in viaggio per gli Stati Uniti per proseguire i trattamenti medici», ha annunciato l’agenzia ufficiale Saba. Prima della sua partenza, Saleh – a cui il Parlamento yemenita ha concesso con un decreto l’immunità totale – aveva chiesto «perdono» al popolo per le sue «manchevolezze», precisando che sarebbe tornato in patria da capo del Partito del congresso del popolo: un chiaro riferimento all’intenzione di dar corso al piano di transizione elaborato dai Paesi del Golfo e che prevede le sue dimissioni dalla presidenza.

Redazione Online