
[email protected] Social Network e la tutela della vita privata.
15 Gennaio 2012 0 Di ammiano marcellino (Foto da Web, N.R.) (Redazionale di Ammiano Marcellino) Su “La Repubblica” del 9 Gennaio u.s., viene riportato un articolo, a pag.47, a firma di Nicola Lombardozzi, relativo alla questione dei controlli di polizia sui Social Network in Russia, in relazione al Social Network “VKontakte”. Nell’articolo è riportato che l’F.S.B. (la polizia politica, ex K.G.B.) starebbe facendo interventi di intercettazioni, seguiti poi da interventi di polizia veri e propri, su tale Social Network. Personalmente ritengo di dover dire alcune cose su questa realtà dei Social Network e sulle implicazioni che questi possono avere. Su questo sito abbiamo già pubblicato vari articoli inerenti le intercettazioni della C.I.A. sui Social Network, in particolare su Twitter e su Facebook, e la questione della tutela dei dati personali degli utenti in merito al mondo informatico. Attualmente è già comprovato che Facebook è di proprietà della C.I.A. (Mark Zuckenberg è solo un prestanome, per intenderci) mentre per Twitter non si sa esattamente, ma anche su questo, la famigerata agenzia di intelligence, ha libero accesso a tutti gli account di Tutti gli Utenti (anche se magari non hanno Mai compiuto reati in vita propria). Però, la differenza con quanto sta avvenendo in Russia, è che le agenzie di intelligence dei paesi della N.A.T.O., nell’uso delle intercettazioni informatiche sono più discrete, più raffinate, mentre, invece in Russia, l’F.S.B. sta facendo delle colossali cazzate. Unica soluzione nel rapporto Cittadini-Utenti e Social Network conTrollati, ovviamente, dalle forze di polizia, rimane la Depenalizzazione dei reatucci di opinione e soprattutto tornare a basare la propria vita sociale, prevalentemente sui luoghi di ritrovo. E’ sconfortante vedere che oggi la vita sociale degli adolescenti passa al 70-80% sui Social Network eppure comunque i Social network servono a livello sociale e anche politico: se fossi Vladimir Putin, sicuramente aprirei un account su VKontakte e cercherei di Dialogare con i gruppi di contestatori dato che uno dei vantaggi dei Social Network è che da la possibilità ai politici di poter dialogare quasi direttamente, e in condizioni di relativa sicurezza, con i propri contestatori. Chissà che con un po di dialogo informatico non esca qualcosa di interessante. Per la realtà di fb vedere http://youtu.be/Xk3I-a3CJdo