Riceviamo e pubblichiamo da antifascista 28.01.2012: UARR – UCCR

28 Gennaio 2012 0 Di luna_rossa

Giorni fa è stato pubblicato su Nuova Resistenza, l’articolo: “Avviata l’opera di proselitismo dell’UAAR tra i neofascisti di Casa Pound” – fonte: UCCR

https://www.nuovaresistenza.org/2012/01/22/avviata-lopera-di-proselitismo-delluaar-tra-i-neofascisti-di-casapound-uccr/#ixzz1kmJNmjO3

che ha scatenato un susseguirsi di commenti e controcommenti… insomma una strana storia… che, con la trasparenza che ci distingue, è tutta in chiaro alla nostra pagina commenti.

“Antifascista” ci ha inviato, in proposito, questo commento, l’unico  chiaro e trasparente,  che pubblichiamo, considerando in tal modo chiusa la bagarre… Il nostro spazio “commenti” è aperto a chiunque desideri commentare ed esprimere la propria opinione relativamente a quanto pubblicato da N.R., ma non può essere una “palestra di scontri” di altrui problema.

[email protected] N.R. – (Luna.rossa)

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Nel dicembre 2010, ad una riunione mensile del circolo di Roma, dato che l’Uaar fino ad allora aveva svolto iniziative, incontri, “serate per lo sbattezzo” presso organizzazioni di sinistra (Acrobax, La Talpa, feste del Pd e di Rifondazione, eccetera), il coordinatore del circolo, che si definisce radicale, proponeva di fare altrettanto nei cosiddetti “centri sociali di destra”, affermando non vi fosse motivo di non farlo. Proponeva quindi di mandare una mail a Casa Pound per organizzare presso la loro sede una serata per lo sbattezzo.
La cosa, come si legge nel verbale della riunione, era del tutto seria e priva di intenti provocatori. Doveva servire, nelle intenzioni, a mostrare che l’Uaar non si rivolgeva solo alla sinistra.
Seguiva una discussione, gran parte dei soci presenti era contraria o comunque perplessa, ma, alla fine, tutti votavano a favore della proposta, eccetto una socia che lasciava la riunione e, da allora, l’attività del circolo.

La mail veniva quindi redatta, probabilmente dal coordinatore (il contenuto non è stato tuttora diffuso), e spedita a Cp. Da parte di coloro che si definiscono “fascisti del terzo millennio” non giungeva però alcuna risposta.
Questa è la sola ragione per cui l’iniziativa non si è svolta e la cosa è “morta lì”. Nessuno ha detto nulla a riguardo, per quanto i dirigenti dell’associazione, almeno il segretario nazionale, che a Roma risiede ed opera, ne fossero a conoscenza.
Al di fuori del circolo di Roma, la cosa non è praticamente trapelata.

Nel novembre 2011, anche “ripensando” al tentativo di contatto e di iniziativa in comune (di fatto una collaborazione) con Casa Pound, presso il circolo di Roma si svolgeva una discussione, priva di valore legale od intenti “ufficiali”, sui rapporti fra Uaar e politica. Al termine di essa, i partecipanti si trovavano d’accordo che il naturale ambiente dell’Uaar fosse la sinistra o comunque la cultura democratica e progressista, sicuramente non il fascismo, vecchio e nuovo.

Nel dicembre 2011, anche in seguito alla strage di Firenze, la notizia del fatto veniva diffusa su mailing list, facebook, blog, eccetera, da soci ed ex soci che sono stati espulsi o hanno abbandonato l’associazione (e comunque l’attività nei rispettivi circoli) perché in dissenso con l’attuale dirigenza, che ritengono pratichi metodi clientelari e arbitrari ed agisca secondo logiche di “amicizie” e “fedeltà” e che, in tal modo, avrebbe anche determinato l’abbandono da parte di attivisti e di coordinatori capaci e competenti, sostituiti da persone decisamente inadeguate alle cariche che ricoprivano, di fatto danneggiando l’associazione e la sua efficienza e credibilità.

Anche sul forum dell’associazione (aperto anche a non soci e cui ci si può iscrivere facilmente, accedendovi dal sito http://www.uaar.it), la notizia è stata riportata da un socio, fino ad allora ignaro, che l’aveva trovata su facebook e ne è seguita un’accesa discussione.
Si può leggere nella sezione Altri Argomenti, il titolo è “Qualcosa non mi quadra. La questione Casa Pound”.
Ovviamente la maggioranza dei partecipanti alla discussione, in gran parte iscritti dell’associazione ed alcuni anche attivisti di altri circoli, era arrabbiata e scandalizzata da quanto avvenuto nel circolo di Roma.
L’Uaar, difatti, pur essendo apartitica, per via delle sue istanze (e delle “tesi” su cui si basa, o almeno si basava) è chiaramente sostenuta soprattutto da persone politicamente orientate decisamente a sinistra, oltre che da radicali e libertari e da una minoranza di moderati liberali. Certamente l’antifascismo è considerato valore imprescindibile praticamente dalla totalità di iscritti e attivisti.
Alcuni hanno detto che non rinnoveranno l’iscrizione all’associazione, altri pensano ad un ricorso al collegio dei probi viri. Cosa che, come si capirà, sarebbe probabilmente del tutto inutile.

Nella discussione è stato anche riportato il verbale della riunione, oltre che una lettera di protesta scritta da un socio e la relativa risposta del coordinatore, in cui egli difendeva la sua iniziativa, cercando di sostenere che si fosse trattato di una provocazione. Peraltro, si contraddiceva con quanto affermava nel resto della sua risposta e con quanto si poteva leggere nel verbale della riunione, dove quest’intenzione “provocatoria” davvero non si riesce a individuare, anzi.
Inoltre, affermava che nei centri sociali di sinistra, dove l’Uaar era stata, si “annidavano” comunisti, tra i quali probabilmente quelli che spaccano le vetrine ai cortei, così come comunisti si “annidano” nella stessa Uaar. Pertanto, non ravvisava ragione per non avere collegamenti anche con Casa Pound e concludeva dichiarando che ”sicuramente l’Uaar è antifascista ma anche anticomunista”.

Il segretario nazionale dell’Uaar e alcuni membri del Comitato di Coordinamento, massimo organo dirigente dell’associazione, sono intervenuti nella discussione, dato che i forumisti arrabbiati (fra i quali anche alcuni notoriamente tutt’altro che comunisti, ma semplicemente persone democratiche, progressiste e antifasciste) chiedevano insistentemente che la dirigenza prendesse posizione e magari provvedimenti.
Ciò che i dirigenti hanno fatto è stato minimizzare la cosa, affermare che si fosse trattato di una provocazione. Inoltre hanno fatto appello al fatto che la votazione fosse stata libera e democratica e che nello statuto non vi fosse nulla di chiaro rispetto all’antifascismo (infatti se ne parla “solo” nelle tesi, cui pure lo statuto dovrebbe ispirarsi, oltre che uniformarsi al dettato costituzionale). Inoltre hanno minimizzato la realtà di Casa Pound, sostenendo, fra l’altro, che fino alla strage di Firenze, essa non avesse fatto “niente di grave”. Un membro del Comitato di coordinamento ha affermato di non aver mai sentito nominare Casa Pound. Addirittura il segretario ha portato come argomentazione le Faq del sito di Cp, in cui essi si definiscono democratici, contrari alla violenza, nonché sostenitori della laicità e non contrari ai diritti degli omosessuali.
Quindi, da un lato si sosteneva fosse stata una provocazione, dall’altro, minimizzando e quasi negando la realtà di Casa Pound, implicitamente si difendeva l’iniziativa e se ne riconosceva la “serietà”.
Tutto questo per giustificare il… silenzio-assenso con cui non era stato preso alcun provvedimento nei confronti del coordinatore e di chi aveva votato alla riunione, né preso posizione riguardo alla sua proposta, lasciando semplicemente che la cosa finisse nel dimenticatoio.

Anche sulla mailing list dell’associazione, la cosa è stata dibattuta brevemente, anche se la maggioranza dei soci che partecipano ad essa difendevano in qualche modo l’iniziativa e comunque l’operato (o meglio, il non operato) della dirigenza.

Alla fine, segretario e membri del Cc, sul forum hanno ammesso a denti stretti che l’iniziativa fosse stata un errore o comunque un’idea “inopportuna” e che non si sarebbe più ripetuto nulla di simile. Al contempo, in effetti, hanno giustificato la cosa, appunto sostenendo che “prima della strage di Firenze” non fosse possibile capire la realtà di Casa Pound.
E’stato inoltre ribadito che la natura dell’idea fosse “provocatoria”, per quanto tale affermazione sia ridicola e decisamente non credibile. Stessa cosa si legge nel su riportato comunicato di Marchetti, che da una parte cerca di sostenere che fosse “quasi una provocazione”, mentre subito prima ammette che l’intento fosse la “dimostrazione della trasversalità dell’Uaar”.

Il Cc non ha ritenuto opportuno prendere provvedimenti contro il coordinatore del circolo o altri, fare ricorso al collegio dei probi viri, sostenendo che non fosse stata violata alcuna norma dello statuto.
Il comunicato frettolosamente redatto dal Cc ha riconosciuto l’inopportunità dell’iniziativa ed il proposito di evitarne di analoghe in futuro, ma niente altro.
E’evidente che, se la cosa non si fosse venuta a sapere, tutto sarebbe passato sotto silenzio…

Anche questo sito, di impostazione cattolico-reazionaria, dichiaratamente nemico dell’Uaar, ha dato risalto alla cosa, ovviamente in modo strumentale e per ragioni evidenti:
http://www.uccronline.it/2012/01/27/ecco-gli-intrallazzi-delluaar-con-casapound-e-acrobax/
Riporta un riassunto abbastanza preciso della discussione del forum e anche brani del verbale, eccetera, oltre a screenshot della prima pagina della discussione e di alcuni interventi dei forumisti e di dichiarazioni del segretario e dei membri del Cc.
La cosa migliore, comunque, è iscriversi al forum e leggere direttamente tutta la discussione e gli interventi dei soci e simpatizzanti che protestavano contro l’iniziativa, le risposte del segretario e dei membri del Cc, eccetera.