Scatta il blocco dei Tir: l’Italia spaccata in due – Quotidiano Net

23 Gennaio 2012 0 Di luna_rossa

Scatta il blocco dei Tir: l’Italia spaccata in due – Quotidiano Net.

l ministro Cancellieri: “Attento monitoraggio della protesta”

 

Una sessantina di blocchi, sulle tangenziali o ai caselli autostradali: in particolare quello sullo snodo del Napoletano sta dividendo l’Italia in due. Code e disagi anche in Lazio, Calabria, Puglia

Il presidio dei Tir al casello d'ingresso della Catania-Messina (Ansa)

Il presidio dei Tir al casello d’ingresso della Catania-Messina (Ansa)
Articoli correlati

Roma, 23 gennaio 2012  – La protesta dei Tir è cominciata dalla mezzanotte, in tutt’Italia, e proseguirà fino a venerdì 27 gennaio: nonostante le misure del decreto liberalizzazioni a favore dell’autotrasporto, il comitato esecutivo nazionale di Trasportounito Fiap, dopo l’assemblea degli autotrasportatori ad Assago (Milano), ha deciso di confermare il fermo nazionale.

I blocchi sono per il momento una sessantina, tutti posizionati ai caselli autostradali. In particolare quello sullo snodo del Napoletano sta dividendo l’Italia in due.

 

IL MINISTRO CANCELLIERI – “Siamo molto attenti a seguire questi fenomeni e per quanto riguarda i fatti siciliani siamo stati veramente presenti con sale di crisi aperte 24 ore su 24 per seguire l’ordine pubblico nazionale e soprattutto per monitorare in ogni suo punto il fenomeno”, dice  il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, intervistata nella trasmissione di Radio Uno ‘Prima di Tutto’, assicurando la massima attenzione del governo allo sciopero dell’autotrasporto.

“Eravamo molto allertati, molto attenti perché era prevedibile che ci sarebbero state delle manifestazioni – ha detto Annamaria Cancellieri – Certo questa è stata molto forte, ha provocato molti danni”. E sulla possibilità che dopo la Sicilia le proteste possano allargarsi ad altre regioni ha aggiunto: “Sicuramente potrebbero esserci aggregazioni di varie forme di dissenso anche di altre categorie e potrebbero saldarsi scontentezze varie che poi possono portare a manifestazioni”.
ADESIONE – Secondo Trasportounito, la grande adesione al fermo nazionale dell’autotrasporto è “superiore a qualsiasi aspettativa”.
Assemblee territoriali
si sono svolte a partire da questa notte in varie regioni del Paese e il numero delle imprese che hanno deciso di fermare i servizi continua a crescere ora dopo ora, dice Trasportounito.

LA MAPPA DELLA PROTESTA – Sul sito della società autostrade l’elenco dei nodi e dei tratti interessati dalla protesta. Sulla A14 Bologna Bari Taranto sono chiuse per i veicoli merci le entrate di Poggio Imperiale, San Severo, Foggia e Andria. Ancora sulla A14 chiusa per tutti i veicoli l’uscita di Cesena nord, incolonnamenti in uscita alla stazione di Forl e a San Benedetto del Tronto.

Sulla A7 Genova-Milano si possono verificare disagi alla circolazione a Serravalle Scrivia e Vignole Borbera, code in uscita a Genova Bolzaneto, sempre sulla A7 code verso Milano tra il bivio con la A10 e Genova Bolzaneto.

Incolonnamenti anche in Lombardia sulla A4 in uscita a Dalmine, Bergamo e Seriate con una coda di 2 km tra Dalmine e Bergamo verso Brescia e 4 km tra Seriate e Bergamo in direzione di Milano.

Possibili disagi sulla A1 Milano-Napoli nel tratto compreso tra Ceprano e Napoli. Sulla A16 Napoli -Canosa si sono formate code in entrata alla barriera di Napoli est. Sulla A30 Caserta-Salerno 2 km di coda tra Castel San Giorgio e Mercato San Severino verso Salerno, incolonnamenti in entrata alla barriera di Salerno verso Caserta.

 

LO SNODO DI NAPOLI – Dopo il casertano, anche nel napoletano si registrano blocchi stradali nell’ambito della protesta dell’autotrasporto ormai nota come ‘movimento dei forconi’. A Nola, Palma Campania e sulla Statale 7bis, il blocco al traffico è stato fatto con una cinquantina di tir e un centinaio di persone.

Già da ieri sera, nel nolano, c’era stato un primo raduno di mezzi, poi in nottata è maturata la decisione del blocco. Sul posto la polizia.

 

IL LAZIO – Sciopero di autotrasportatori in Ciociaria. La protesta, contro il rincaro del gasolio, dei ticket dell’autostrada e dell’Irpef, è scattata ieri sera: si segnalano tir fermi nei pressi dei caselli dell’A1 Roma-Napoli, a Cassino, San Vittore, Frosinone e Anagni.

 

LA CALABRIA – Si è estesa alla Calabria la protesta dei tir. Presidi di mezzi pesanti sono stati attuati nei punti strategici della viabilità calabrese. Decine di mezzi sono parcheggiati a bordo carreggiata. In particolare risultano presidiati gli svincoli dell’A3, alcuni incroci della strada statale 106, e, sulla statale dei due mari che collega Catanzaro all’autostrada, lo svincolo di Settingiano, alle porte del capoluogo di regione.

 

LA PUGLIA – Diversi blocchi stradali da parte dei tir che protestano per i rincari dei carburanti si registrano da ieri sera e soprattutto stamane in tutta la Puglia. Il più pesante e con maggiori ripercussioni sul traffico automobilistico è quello in corso sulla tangenziale di Bari all’altezza dello svincolo per il quartiere Poggiofranco dove ci sono tre chilometri su entrambe le carreggiate.

Altri blocchi si registrano sulla statale 379 a Specchiolla, in provincia di Brindisi, sulla statale 100 verso nord all’altezza dello svincolo per Triggiano, sulla strada provinciale (ex statale 231) ad Andria e Corato, la statale 16 a San Severo e Andria, sull’autostrada all’altezza dell’area di servizio ‘Le Saline’ vicino a Margherita di Savoia, sulla statale 7 all’altezza dell’Ilva vicino Taranto, sulla statale jonica 106 e sull’autostrada sempre vicino al capoluogo jonico, sulla statale 100 vicino Mottola.