“Sopa non rispetta la democrazia” – giornalettismo.com

20 Gennaio 2012 0 Di luna_rossa

“Sopa non rispetta la democrazia” – giornalettismo.com

20 gennaio 2012

E se lo dice Tim Berners-Lee bisogna credergli

SOPA è antidemocratico e viola i diritti umani. E se lo dice Tim Berners-Lee, colui che è riconosciuto come il creatore del World Wide Web, forse c’è da credergli. Ne parla il Sydney Morning Herald.

BISOGNA COMBATTERE – il creatore della Rete ha dichiarato: “si tratta di una norma che fiacca internet, i suoi principi, il suo modo di lavorare e che influenzerà anche gli utenti e il loro modo di comunicaare e connettersi. Se siete in America dovreste chiamare qualcuno o mandare una mail per combattere questa legge censoria la quale non ha alcun rispetto per le persone e per la democrazia”.

LA DISCUSSIONE SU SOPA – Come detto a più riprese, il congresso degli Usa sta discutendo il controverso disegno di legge che permetterà di censurare tutti i siti che impiegheranno del materiale protetto da copyright. Oltretutto, anche se si tratta di una legge americana, potrà interessare tutte le aziende estere i cui server risiedano nel paese nordamericano. Alcuni tra i più grandi siti al mondo hanno inscenato varie proteste per combattere Sopa: Wikipedia ha oscurato il suo sito e Flickr ha permesso ai suoi utenti di censurare 10 foto di altri iscritti.

I RISCHI – Tim-Berners Lee si è rivolto a 5000 delegati Ibm intervenuti all’annuale conferenza Lotusphere, svoltasi in Florida. Oltre a Wikipedia e Flickr hanno protestato contro Sopa anche Yahoo!, Mozilla, Google e varie aziende minori del settore. La lotta è semplice: secondo i protagonisti del web, questa legge impedirà l’uso della rete senza commettere alcun reato. Si potrebbe rischiare l’oscuramento anche usando una foto di un gatto protetta da copyright. Il tutto è dovuto alla pressione delle lobby di Hollywood i quali spingono per bloccare la pirateria on-line.

COSA NON SI PUO’ FARE – Ricapitolando per sommi capi, il famigerato SOPA, in associazione con l’altra legge ora in discussione, il Protect IP Act, prevede:

  • Il blocco dei siti che infrangono gli standard di sicurezza di internet
  • La richiesta ai motori di ricerca di censurare i risultati che conducono a materiale protetto da copyright
  • I providers dovranno rifiutare i siti i cui proventi arrivano da comportamenti illeciti
  • Vietare alle compagnie pubblicitarie di accettare le pubblcità di clienti implicati in comportamenti illeciti

Chi violerà queste norme andrà incontro ad almeno 5 anni di carcere, mentre i fornitori di servizi internet non verranno perseguiti.