Al Qaeda si sposta dall’Iraq alla Siria. Stampa Usa: la Casa Bianca non vede soluzioni – Il Sole 24 ORE

12 Febbraio 2012 0 Di luna_rossa

Al Qaeda si sposta dall’Iraq alla Siria. Stampa Usa: la Casa Bianca non vede soluzioni – Il Sole 24 ORE.

Una Siria tormentata da morti, bombe, repressione sanguinaria del regime di Bashar al Assad assiste alla morte di un ufficiale a capo dell’ospedale militare a Damasco e la paura di infiltrazioni terroristiche che renderebbero ancora più instabile un quadro già critico davanti al quale l’amministrazione Obama e i suoi alleati vedono poche, forse nessuna, opzione praticabile per fermare i massacri, scrive oggi il Washington Post citando fonti della Casa Bianca.

I jihadisti si stanno spostando dall’Iraq alla Siria per combattere con l’opposizione siriana, a cui vengono anche inviate armi rivela intanto il viceministro dell’Interno iracheno Adnan al-Assadi in una intervista alla France Press. «Abbiamo informazioni di intelligence secondo le quali un certo numero di jihadisti iracheni sono andati in Siria e che il traffico di armi è ancora attivo», ha detto Assad. «Le armi sono portate da Baghdad a Mosul, capitale della provincia di Ninive e i prezzi sono aumentati proprio perché vengono inviate agli oppositori del regime» spiega. Il ministro ha fornito alcuni esempi: un kalashnikov d’assalto, che di solito costa tra i 100 e i 200 dollari, viene ora pagato tra i 1000 e i 1500 dollari.

Con gli occhi degli americani
«Quello che è frustrante per noi è che non abbiamo soluzioni, non ci sono buone opzioni», spiegano le fonti al Washington Post. In assenza di interventi militari, con l’iniziativa della Lega Araba che si sta spegnendo e il fallimento del tentativo di ottenere una risoluzione al Consiglio di Sicurezza l’attuale situazione potrebbe andare avanti per mesi, spiegano ancora le fonti del Post. E anche la prospettiva di una conferenza internazionale degli «Amici della Siria» e l’aumento degli aiuti umanitari non vengono considerati come elementi che possano cambiare drasticamente il gioco. La nuova sanguinosa offensiva del regime ad Homs ha spinto qualcuno, anche al Congresso americano, a chiedere di armare l’opposizione dell’Esercito di liberazione della Siria e istituire delle no-fly zone sulla Siria.