«Non aspettatevi la luna». Esordio modesto, ma prospettive brillanti per Volunia, primo motore di ricerca (e un po’ anche social network) su internet tutto italiano. Lo ha ideato Massimo Marchiori, docente padovano, una delle più importanti personalità mondiali nel mondo dell’informatica: lo studioso italiano ha contribuito maggiormente allo sviluppo del World Wide Web, tanto che è stato insignito del premio “TR100 della Technology Review” che viene assegnato ai migliori 100 ricercatori del mondo.
Attualmente lavora al MIT di Boston ma è anche professore associato all’Università di Padova ed è membro attivo del World Wide Web Consortium. Tra le innumerevoli cose che lo hanno distinto c’è sicuramente la creazione dell’algoritmo alla base del motore di ricerca più famoso al mondo, Google, come più volte confermato dai due inventori Larry Page e Sergey Brin. E ora promette di innovare il sistema di ricerca sul web. Il lancio di Volunia in grande stile al Bo, sede dell’Università di Padova, con tanto di conferenza stampa fiume in diretta su internet, in streaming mondiale per quella che viene definita l’alternativa di Google.
«Questo motore fa qualcosa di differente rispetto a quelli tradizionali – ha spiegato Marchiori-: il progetto è il frutto di tre anni di lavoro ed è completamente italiano, il segno che anche da noi si possono fare cose innovative. Crediamo che si possa innovare in Italia e noi vogliamo farlo. Abbiamo lavorato con un gruppo di studenti laureati a Padova durante questi anni di implementazione di Volunia – ha spiegato Marchiori – il gruppo di lavoro si sviluppa tra Padova, Venezia e la Sardegna».
«Quello che vediamo oggi – ha detto, illustrando Volunia, dopo un ritardo per un problema al proiettore – è solo una parte del progetto, ci sono molte espansioni. Si è parlato di Volunia come motore che soppianterà Google. Non è così e sarebbe una follia pensarlo. È vero però che negli ultimi anni il concetto del motore di ricerca non è cambiato. Noi abbiamo provato a trovare un’altra direzione. Vi faccio un esempio: dal 2012 la comunità europea ha deciso che le galline non possono più essere allevate in gabbia, c’è una similitudine con gli utenti web. Le galline non volano, noi galline web siamo chiusi dentro gabbie: se ci riflettiamo il web è un ambiente vastissimo, una foresta informativa in cui i motori di ricerca ci danno una mano per spiccare un piccolo volo da gallina ed avere una piccola prospettiva più ampia».
Volunia, oltre a trovare i siti correlati alle parole cercate, fornisce una mappa del sito che rimane sempre visibile e permette una migliore navigazione anche al suo interno. L’area “seek and meet” è stata aperta ieri pomeriggio e fa più o meno quello che fanno gli altri motori di ricerca. «Ma Volunia – ha spiegato – non è un motore semantico: ci siamo focalizzati su un motore che ha una innovazione scalabile, che può reggere milioni di persone e coprire tutto il web».
Volunia segue l’utente nel suo percorso con una barra aggiuntiva al browser: in qualunque momento della navigazione per ogni sito si può vedere la mappa del sito come se fosse un percorso geografico. Si può, così, navigare tra i siti attraverso una sorta di navigatore satellitare, come quello che si usa in auto, che gli utenti hanno già nominato “Farmville” (per via della somiglianza grafica con un videogioco di Facebook). L’idea è quella di visitare un sito come percorrendo le vie di una città saltando da un’area all’altra a seconda delle richieste dell’utente. Ogni sito web che l’utente ha nel segnalibri rientra in questo servizio non solo a mappa geografica, ma anche sotto forma di cartella.
«Noi creiamo questo sistema in automatico, permettendo agli utenti di prendere il controllo del sito, cambiando struttura e gerarchie della mappa». Un altro tipo di navigazione che Volunia permette di fare è quello di vedere la sezione multimediale presente nel sito internet visualizzato, fornendo una panoramica ordinata per livello d’importanza. «Creiamo insomma un’altra prospettiva», ha spiegato Marchiori.
La presentazione continua nel pomeriggio con le prove dal vivo e l’impatto col web. Il motore, realizzato grazie ai finanziamenti dell’imprenditore sardo Mariano Pireddu, ha due parti, simboleggiate dallo slogan “seek and meet” (cerca e incontra). La parte “seek” riguarda le funzioni più proprie del motore di ricerca: Volunia, oltre a trovare i siti correlati alle parole cercate, fornisce una mappa del sito che rimane sempre visibile e permette una migliore navigazione anche al suo interno.
La parte “meet” è invece quella che permette la “socialità”: fa vedere chi sta navigando all’interno delle stesse pagine cercate, e può far interagire con lui. Anche in questo caso, si tratta di una sorta di “Facebook”, riveduto e corretto e basato sulla condivisione delle conoscenze e soprattutto senza limitazioni particolari. «Il social network come si intende oggi è una gabbia – ha spiegato il ricercatore – in cui ci si rinchiude per poter interagire. Volunia rompe questa gabbia, e permette di fare amicizie in base ai reali interessi». Il motore, accessibile in 12 lingue, è per ora aperto ai soli “beta-tester”, circa 150mila utenti scelti a sorte fra quelli che si sono iscritti al sito, ma se non ci saranno problemi entro pochi giorni l’accesso sarà aperto a tutti.