Grecia, governo si sfalda: ministro lascia. Papademos: chi è contro il piano vada via – Adnkronos Esteri

10 Febbraio 2012 0 Di luna_rossa

Grecia, governo si sfalda: ministro lascia. Papademos: chi è contro il piano vada via – Adnkronos Esteri.

(Xinhua)(Xinhua)
ultimo aggiornamento
Bruxelles – (Adnkronos/Ign) – Scontri e nuovo sciopero generale nel Paese. Per Bruxelles le misure del governo ellenico per scongiurare il default, “non sono sufficienti”. Ue: ”Serve certezza legale sull’accordo, con l’approvazione da parte del Parlamento greco”. Decisione sugli aiuti rinviata a mercoledì. Juncker: “Necessari altri 325 milioni di tagli entro il 2012” (VIDEO). Merkel: ”Aiutare Atene è il male minore”
Bruxelles, 10 feb. – (Adnkronos/Ign) – All’indomani dell’intesa del governo greco con i partiti della coalizione sui nuovi tagli, i sindacati hanno dichiarato un nuovo sciopero generale di 48 oreche paralizza ancora una volta il Paese, con lo stop dei trasporti pubblici, dei traghetti, delle scuole, di uffici, musei e siti archeologici.
Alle 10 di stamattina hanno preso il via nelle vie centrali della Capitale i cortei di protesta contro le misure di austerità previste dal governo per ottenere gli aiuti necessari a evitare il default del debito sovrano. Scontri ad Atene si sono verificati tra polizia e manifestanti che hanno eretto alcune barricate e lanciano pietre e oggetti contro gli agenti. 

 

La mobilitazione e le manifestazioni continueranno fino a domenica quando è previsto il voto in Parlamento del nuovo pacchetto di austerity che comprende, tra l’altro, una riduzione del 22% degli stipendi, con cui il governo greco spera di poter ottenere il nuovo bailout di Ue e Fmi in una corsa contro il tempo per scongiurare il default. 

 

La Grecia non ha infatti convinto l’Eurogruppo, che ha rinviato la decisione finale sugli aiuti a mercoledì prossimo, giorno entro il quale, secondo il ministro delle Finanze di Atene, Evangelos Venizelos, il Paese dovrà fare “la sua scelta strategica finale”. 

 

“Nonostante tutti gli importanti progressi fatti negli ultimi giorni, non abbiamo ancora tutti gli elementi sul tavolo per prendere una decisione”, ha spiegato in una conferenza stampa nella notte il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, annunciando la nuova riunione dei ministri delle Finanze dei 17 per mercoledì, per verificare se nel frattempo sono state rispettate le condizioni per ottenere il secondo pacchetto di aiuti Ue-Fmi da 130 miliardi

 

Per allora la Commissione Ue ha ribadito la necessità di avere “certezza legale”, con l’approvazione da parte del Parlamento greco dell’accordo raggiunto a livello tecnico tra le autorità greche e la troika, perché “la responsabilità deve restare nelle mani di chi è responsabile davanti ai cittadini”, ha sottolineato il portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn, ricordando che il governo greco ha tempo “entro l’Eurogruppo di mercoledì” per presentare le misure con cui chiudere il gap fiscale di 325 milioni di euro. 

 

Scartata quindi la proposta di un “commissario straordinario per l’attuazione del bilancio” in Grecia, in quanto “la responsabilità politica e i compiti esecutivi devono essere del governo greco”. È invece “allo studio” la questione del “conto bloccato” per i fondi di aiuto ad Atene, ha spiegato Amadeu Altafaj, specificando però che “non si sa” se mercoledì sarà sul tavolo dell’Eurogruppo. 

 

Nel governo di Atene arrivano però le prime spaccature. Il ministro dei trasporti e un viceministro del partito di destra Laos si sono dimessi in disaccordo con le nuove misure di austerityintrodotte per fare fronte al piano di salvataggio. 

 

Il leader del Laos Giorgos Karatzaferis, ha infatti annunciato che in Parlamento voterà contro il pacchetto di nuovi tagli. La mancanza del sostegno della coalizione ortodossa popolare – che ha solo 16 diputati dei 252 che sostengono il governo – non dovrebbe tuttavia compromettere il passaggio del pacchetto se il resto dei partiti che appoggiano il governo, i socialisti del Pasok e i conservatori Nea Dimokratia votano in sostegno. 

 

Ma dopo l’abbandono da parte del ministro, il premier Lucas Papademos, ribadendo la sua determinazione per l’approvazione del piano di tagli, nel corso di una riunione dell’esecutivo ha posto un aut aut ai suoi ministri affermando che chi intende votare contro le nuove misure, che saranno al vaglio del Parlamento domenica, dovrà abbandonare il governo

 

Intanto dalla Germania nel corso di un incontro con deputati della Cdu a Berlino in cui ha appoggiato il proseguimento delle politiche di salvataggio della Grecia, Angela Merkel ha spiegato che da un fallimento della Grecia deriverebbero “rischi di responsabilità che non potremmo controllare”. E dunque aiutare Atene è “il male minore”