La Russia conferma presenza di comandi britannici e del Qatar in Siria-da Prensa Latina.

12 Febbraio 2012 0 Di ammiano marcellino

La Russia conferma presenza di comandi britannici e del Qatar in Siria.

Mosca, 10 feb (Prensa Latina) Il vice ministro russo degli Esteri Mijail Bogdanov confermò oggi la presenza di comandi britannici e del Qatar in territorio di Siria, il cui Governo affronta azioni violente di gruppi armati. La versione di Bagdanov appare dopo che ieri il quotidiano digitale israeliano Debka-file ammise tale possibilità, segnala qui la televisione.  Inoltre, l’informazione fornita dalla citata fonte si riferisce alla creazione di quattro centri di operazioni speciali nella convulsa regione di Homs che facilita incursioni di gruppi mercenari dalla vicina Turchia. D’accordo col canale di televisione statale Rossia-1, i militari britannici evitano la partecipazione diretta nei combattimenti, ma si incaricano di garantire la somministrazione di armamenti alle formazioni armate che il Governo qualifica come terroristi. Le armi sono trasportate dai comandi dal territorio turco, sempre secondo il quotidiano digitale israeliano. Allo stesso modo, Bagdanov espresse la sua speranza che una parte dell’opposizione siriana, interessata in un’uscita pacifica al conflitto interno nello stato levantino, condanni il doppio attentato dinamitardo nella località di Aleppo, con saldo di 28 morti e 235 feriti. Ugualmente, la Duma (camera bassa russa), approvò una risoluzione che chiede a tutte le parti nella controversia siriana a deporre immediatamente le armi e si pronuncia per evitare la ripetizione dello scenario libico. In marzo del passato anno, la NATO iniziò bombardamenti contro la Libia, con il pretesto di proteggere la popolazione e creare una zona di esclusione aerea. Ma sette mesi di attacchi della NATO lasciarono centinaia di civili morti. Inoltre, la risoluzione del parlamento russo propone l’invio di deputati come osservatori in Siria, dove la Lega Araba sospese il lavoro dei suoi osservatori. Un comunicato della Cancelleria fa un appello a rinnovare la missione degli osservatori che oltre a verificare la situazione nel terreno, costituisce un fattore di contenimento nella controversia siriana.