Mills, la requisitoria del pm: “C’è la prova, Berlusconi colpevole” – Il Giorno – Milano
12 Febbraio 2012Ghedini al termine dell’udienza: tribunale che sta giudicando Silvio Berlusconi sul caso Mills “non è imparziale”. “Non abbiamo nulla in serbo chiediamo solo che il tribunale applichi il codice”
Milano, 11 febbraio 2012 – L’avvocato Niccolò Ghedini è tornato all’attacco sottolineando che il tribunale che sta giudicando Silvio Berlusconi sul caso Mills “non è imparziale”. Lo ha ripetuto il difensore dell’ex presidente del Consiglio, al termine dell’udienza di oggi. “Non abbiamo nulla in serbo – ha detto Ghedini rispondendo alle domande dei giornalisti che chiedevano di possibili contromosse dell’ultima ora – chiediamo solo che il tribunale applichi il codice”. I giudici del Processo Mills oltre a quella del 15 febbraio, hanno fissato un’altra udienza il 25 febbraio. In quella data, salvo altri colpi di scena, potrebbe arrivare la sentenza. Il tribunale in camera di consiglio decideranno anche se il reato contestato a Silvio Berlusconi è prescritto o meno
LA REQUISITORIA – E’ il momento della requisitoria del pubblico ministero Fabio De Pasquale nel processo a Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari, relativamente al caso Mills. Il pm ha citato la sentenza della Cassazione che nel procedimento ‘gemello’ ha prosciolto l’avvocato inglese per intervenuta prescrizione, ricordando però la sentenza di condanna in primo grado confermata anche il appello. Proprio in questa sentenza, ha aggiunto il pm, ci sono ”passaggi di fatto accertati definitivamente e legati alla colpevolezza di Silvio Berlusconi di cui parliamo in questo processo”. E ha proseguito: ”Bisogna prendere atto di questa sentenza”.
Poi, il pm ha detto: “Non volevo usare espressioni colorite, ma si puo’ dire, come si dice in queste aule, che Mills ha fatto scomparire il ‘cadavere’ e non ha mai voluto dare alcun aiuto per ritrovare il provento”, ossia quei 600mila dollari al centro dell’accusa. Poi, ha aggiunto: “Mills non ha mai voluto raccontarla questa storia di Berlusconi e ha sempre tenuta nascosta la provvista”.
BOCCIATE RICHIESTE DIFESA – Dopo circa 3 ore di camera di consiglio i giudici milanesi del processo Mills hanno bocciato anche le ultime richieste formulate dalla difesa relative, in particolare, alla necessità di leggere in aula le dichiarazioni dei testi non sentiti in udienza. Il collegio, respingendo l’istanza dei legali dell’ex premier, ha spiegato che ‘’una lettura dei verbali dei testimoni esaminati non è necessaria nè dovuta per esigenze di semplificazione processuale’’. Il tribunale ha inoltre dichiarato utilizzabili tutti i documenti contenuti nel fascicolo del dibattimento, oltre ai verbali dei testimoni e delle rogatorie. Ha poi chiuso l’istruttoria dibattimentale e dato la parola al pm per la requisitoria.
A quel punto è intervenuto Niccolò Ghedini per capire fino a che ora l’udienza di oggi dovrebbe proseguire e il presidente del collegio Francesca Vitale ha detto che si andrà avanti ‘’fino alle 18’’. Lo storico difensore dell’ex presidente del Consiglio ha però voluto che si mettesse a verbale che anche l’ultima decisione dei giudici ‘’e’ in contrasto con i diritti minimali della difesa’’. Per questo, ha proseguito l’avvocato, ‘’noi dovremo valutare nel prosieguo, non ora per non togliere spazio al pm, assieme al nostro assistito se permangono le ragioni per la permanenza di questi difensori a fronte di decisioni siffatte’’. Poi la replica del pm De Pasquale: ‘’Non si puo’ abbandonare la difesa per una decisione che dà torto’’.
Prima di questa decisione dei giudici, il collegio si era riunito per un’altra richiesta: riaprire il dibattimento per ascoltare una sessantina di testi. Richiesta alla quale si è opposta l’accusa. Per Niccolò Ghedini, “la garanzia del cittadino prevale sulla pretesa punitiva dello Stato”, e per questo richiedeva una serie di prove a difesa. Secca la risposta del pm Fabio De Pasquale: “Nessuno puo’ venirci a dire che Silvio Berlusconi per venti anni e’ stato in Groelandia”. Per il magistrato non è chiaro “cosa vuole provare Berlusconi. Mills, nel suo processo, una prova contraria l’ha portata affermando che i soldi (600 mila dollari oggetto dell’accusa, ndr) gli venivano dall’armatore Attanasio. E’ la stessa prova che evidentemente vuole portare Berlusconi, ma è una prova già giudicata risibile da un tribunale della Corte d’Appello. Su questo processo non sono stati portati argomenti per dare dignità a questa prova”. Per il pm, quindi, sentire nuovi testi sarebbe “un’assoluta perdita di tempo”.
Mills, la requisitoria del pm: “C’è la prova, Berlusconi colpevole” – Il Giorno – Milano.