cronachelaiche.globalist.it | Comunione e liberazione secondo Gad Lerner

23 Ottobre 2012 0 Di ammiano marcellino

cronachelaiche.globalist.it | Comunione e liberazione secondo Gad Lerner.
Il giornalista di La7 indignato dalla disonestà di alcuni ciellini invita i puri a cacciare i mercanti dal tempio, ma la scissione interna a Cl è una sua fantasia.
——————————————————————————–
Bruno Vergani
martedì 23 ottobre 2012 01:00

——————————————————————————–
 

 

(Foto da WEB)A seguito degli scandali della regione Lombardia numerosi giornalisti, conduttori televisivi, opinionisti, giudicano Formigoni e il suo entourage colpevoli di alto tradimento del pensiero di don Giussani, ipotizzando una frattura irrecuperabile tra i ciellini fedeli agli ideali originari e i suddetti presunti felloni. La presupposta teoria ha differenti origini e variegate versioni: mero intervento strumentale mirato ad indebolire politicamente Formigoni isolandolo dai suoi amici; non conoscenza del pensiero di Giussani e del movimento di Cl; interpretazione dell’etica ciellina (moventi, mezzi, fini) non valutata come radicalmente differente da quella dell’osservatore. Gad Lerner è l’esponente più diligente di quest’ultima versione. Su Repubblica del 18 ottobre scriveva: «L’arricchimento straordinario dei “consulenti” alla Daccò e alla Simone, le centinaia di milioni assegnati al San Raffaele e alla Fondazione Maugeri, rappresentano solo la punta dell’iceberg che ora si sta sciogliendo e travolge il sistema scaturito dalla deformazione degli ideali di don Giussani: dalla “presenza di personalità integralmente cristiane” alla “conversione testimoniata”, per sopraggiungere alla “sussidiarietà” intesa come “concorrenza fra pubblicoe privato.» Indignato dalla disonestà di alcuni ciellini e certo della bontà di altri, cerca documenti e dichiarazioni a prova dello scostamento tra i puri e i presunti mandrilli disonesti bramosi di potere. Qua e là trova qualche indizio, nulla di più. I ciellini santi e puri non solo non accolgono il suo invito a cacciare i mercanti dal tempio, ma li difendono a oltranza. Lui incaponito non demorde nell’insensata e impossibile operazione di favorire la rotta di collisione, forse inconsapevole che il giudizio di valore, l’idea di bene e male ciellina, sono tutt’altre dalle sue e da quelle note. Assolutamente altre. La morale ciellina nulla c’entra con quella di Lerner, Kant, Pitagora, Empedocle, Gioacchino da Fiore e Montaigne. Manco sovrapponibile precisa a quella della Chiesa cattolica. Tutta colpa del movente etico ciellino: l’Avvenimento. Iddio che entra nella storia e presceglie alcuni. Proprio loro. Solo loro. Lì Dio prende casa e attraverso l’espansione dei prescelti si fa presenza all’umanità tutta, fino agli estremi confini della Terra. Tutto qua. Davvero semplice.
Morale ciellina: ogni bene nell’appartenere all’Avvenimento, ogni male fuori da lì. Punto. Essere onesti o disonesti è morale tua caro Lerner. Rassegnati. Niente di drammatico, solo vantaggi. Avrai più tempo per impegnarti in faccende interessanti ignorandoli. Considerali al pari del  movimento degli Hare Krishna, o del Centro italiano di studi ufologici, oppure dell’Associazione italiana di Reiki. Lo so, i ciellini sono un po’ diversi da questi qui. Nella loro infinita misericordia vogliono che tutti gli altri partecipino al divino Avvenimento che li ha prescelti, desiderano – per il nostro sommo bene – che abbracciamo usi e costumi della loro tribù nel nascere e morire, nello sposarci e procreare, nello scegliere le scuole dove mandare i nostri figli, a chi e per cosa pagare tributi. Insieme ci opporremo a tanta invadenza. Legittima difesa che loro chiamano persecuzione.

Bruno Vergani