LAV: le nostre campagne – Sotto il criceto, tutto
25 Ottobre 2012LAV: le nostre campagne – cani e gatti – kit di convivenza – news kit di convivenza.
[di G. Felicetti*] Animali nei condomini. Ricapitoliamo. Su iniziativa della LAV, alla Camera dei Deputati qualche settimana fa è stato approvato un emendamento firmato dalla on.Giammanco, sostenuto dal relatore Torrisi e da altri deputati fra i quali il veterinario Viola, con il quale nella riforma del Codice Civile sarà inserito il divieto di prevedere nei Regolamenti condominiali lo stop alla convivenza con gli animali domestici. Una bella vittoria per milioni di animali e famiglie finora discriminati soprattutto per gli effetti dei regolamenti di tipo contrattuale. L’iniziale definizione proposta di animali “da compagnia” è stata sostituita con “domestici” dalla Commissione Giustizia di Montecitorio perché preoccupata che, dietro alla definizione “da compagnia”, si celasse il via libera alla detenzione di animali pericolosi come leoni e serpenti. In effetti, la definizione “da compagnia”, secondo l’Accordo Stato-Regioni del 2003 recepito con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, esclude dalla definizione “da compagnia” gli animali selvatici ma ciò non è bastato alla Commissione Giustizia e poi all’Aula della Camera. Facciamo un passo indietro. E’ evidente che i problemi condominiali, questione da cui nasce l’esigenza di una riforma del Codice Civile sul tema, si riscontrano comunemente per i cani e, in maniera minore, per i gatti. Pur avendo 35 anni d’età, la LAV non è stata mai fatta partecipe, non è mai venuta a conoscenza, di problemi condominiali dovuti alla presenza di criceti in casa… . Eppure qualcuno si è preoccupato. I commercianti di animali esotici, certo, consci che l’indiretto messaggio del Legislatore è “non tutti gli animali possono essere tenuti in casa”. Ma anche, in primis in ordine cronologico, i veterinari della Sivae che assieme all’Anmvi stanno facendo fuoco e fiamme per riconvertire il termine “domestici” in “da compagnia”. Perché, questo hanno scritto, è una discriminazione nei confronti di specie innocue come il criceto. Ed è stato anche scritto che si preferisce tenere addirittura una capra o un maiale in casa (domestici), ignorando che esiste il Codice penale per sanzionare il maltrattamento degli animali (ma che lo ignorino, non è una notizia) piuttosto che tenere un silenzioso criceto o dei piccoli uccellini in gabbia… Che cattivi questi animalisti. Ma, ecco il ma, la vera motivazione, malcelata per qualche settimana dietro al piccolo e povero criceto, è stata scritta dalla stessa Sivae su “La Professione Veterinaria” n.32, pagina 10 nel voler far ritenere normale qualsiasi detenzione di ogni tipo di animali, esotici in primis, anche in appartamento. Perché ormai, sono… quasi domestici e sono equiparabili a molti cani. A proposito scrive il Consiglio Direttivo Sivae che “sauri o serpenti vengono riprodotti in cattività da generazioni (avviandosi peraltro sulla strada della domesticazione) il cui adattamento alla vita in appartamento non è da meno di quello di molte razze canine”. La domesticazione è costata e continua a costare lacrime e sangue agli animali. C’è chi ancora la persegue, a forza, per tante altre specie, in nome di interessi che non sono certo quelli degli animali, con catture, prigionie, ammaestramenti, condizionamenti. La piccola ma simbolica e importante modifica del Codice Civile sui condomini – avversata da chi rischia di far affondare quanto fin qui ottenuto – non c’è dubbio che riflette due visioni diverse delle relazioni interspecifiche sul Pianeta. Peccato che quella diversa dalla nostra, si possa ammantare di sigle veterinarie che dovrebbero sulla carta avere a cuore il rispetto degli animali in quanto esseri senzienti. *Gianluca Felicetti, presidente LAV