Primarie: Sel, Renzi ha ragione su ballottaggio. Puppato a rischio firme – ASCA.it
25 Ottobre 2012(ASCA) – Roma, – ”Dico subito che avremmo voluto che si potesse votare nell’eventuale ballottagio iscrivendosi lo stesso giorno all’albo degli elettori, come richiesto anche da Matteo Renzi. Abbiamo poi dato il nostro accordo, seppure con riserva, al fatto che si potra’ votare nel ballottaggio se ci si iscrive tra un turno e l’altro nei due giorni appositi che verranno indicati. Ma aggiungo che Renzi ha torto marcio sul problema della presunta violazione della privacy, dovendo gli elettori delle primarie dichiarare idendita’ e accettazione della Carta dei valori della coalizione Italia Bene Comune”. Lo dichiara all’Asca Francesco Forgione (Sel), ex presidente della commissione Antimafia, che fa parte del Comitato dei garanti delle primarie insieme a Luigi Berlinguer, Francesca Brezzi e Mario Chiti.
Forgione critica la posizione dei renziani che ha trasformato la querelle sulle regole delle primarie in una battaglia legale, dopo che il sindaco di Firenze ha dato mandato a un pool di avvocati, coordinati da Giacomo Bei, di presentare un ricorso al Garante della Privacy sull’obbligo di sottoscrivere un ”Appello del centrosinistra” per poter iscriversi alle primarie e votare. Il ricorso e’ cosi’ a disposizione di Antonello Soro, ex deputato del Pd ora presidente dell’Authority per la protezione dei dati personali, votato in quel ruolo dall’Aula della Camera lo scorso giugno. Soro ha assicurato che la risposta al ricorso sara’ nota a breve, dal momento che per le primarie del centrosinistra si votera’ il 25 novembre e il 2 dicembre in caso di ballottaggio.
Il contenzioso sul primo punto era iniziato fin dalla fine dell’Assemblea nazionale del Pd che aveva approvato all’unanimita’ le regole delle primarie. Mentre Rosy Bindi, presidente del Pd, spiegava in sala stampa che nell’eventuale ballottaggio avrebbero potuto votare solo coloro che si erano gia’ espressi nel primo turno, Ivan Scalfarotto (vicepresidente dell’Assemblea nazionale) dava contemporaneamente l’interpretazione opposta. Bindi torna a dire oggi la sua sulle regole per le primarie: ”L’Assemblea del Pd si espressa in modo unanime e cosapevole. Cosi’ consapevole da approvare una modifica allo Statuto che ha permesso a Renzi di presentarsi. Chi era presente sapeva quello che stava votando. Come si fa poi a pretendere la segretezza dell’identita’ dei votanti in una consultazione cosi’ impegnativa che riguarda la scelta del candidato a premier?”.
C’e’ una altro problema non risolto nella corsa a ostacoli verso le primarie del centrosinistra. Sta correndo contro il tempo Laura Puppato, Pd, candidata alle primarie con Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola e Bruno Tabacci per la raccolta delle 20 mila firme necessarie per partecipare alla competizione. L’ex sindaco di Montebelluna, oggi capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Veneto, e’ a quota 13 mila: la scadenza e’ giovedi’ 25. ”Il problema non e’ di trovare le firme, che ci sono, ma di certificarle perche’ la procedura e’ troppo lenta”, dichiara Puppato, che nei giorni scorsi si era lamentata della scarsa attenzione ricevuta dai media per il suo tentativo di candidatura, unica donna che potrebbe far parte della competizione.
Dichiara intanto a Tgcom24 Roberto Reggi, coordinatore della campagna elettorale di Renzi: ”Succede che rispetto a quanto deciso dall’Assemblea Pd dove il segretario garantiva per tutti, e’ poi nato un percorso che sembra una maratona.
C’e’ un abbinamento tra la sottoscrizione di un appello pubblico e il voto. Chi non firma non vota. Noi ci siamo rivolti all’Autorita’ garante. Per il Pd non e’ prevista l’iscrizione online, ma bisogna andare di persona, sembra un provvedimento per rendere difficile la partecipazione alle primarie”.
gar/vlm
Primarie: Sel, Renzi ha ragione su ballottaggio. Puppato a rischio firme – ASCA.it.
le primarie le vedo come un passo sempre basilare,in realtà vedo che nn sono -asettiche-risentono dell’umano..attrarre e allettare,ordunque in generale necessitano, ma certo occorre vedere COME sono fatte,VEDI ESEMPIO SICILIA, e ora pure il Berlusca”ritirato” parla di primarie nel SUO partito,ma ci faccia il piacere di dire str…..maggiori! paravento di democrazia..