Truffe sui farmaci, controlli a casa | Liguria | Genova | Il Secolo XIX
29 Ottobre 2012Truffe sui farmaci, controlli a casa
Genova – «Se in due anni siamo riusciti a risparmiare 43 milioni sui farmaci, vuol dire che c’era uno spreco enorme ma anche truffe vergognose». Il ragionamento di Mara Saglietto, dirigente della Asl 1 imperiese, consulente della Regione, parte dai conti e non fa una piega. Da oltre due anni fa le pulci alle ricette rosse di tutta la Liguria e si è fatta tanti nemici: i medici di famiglia la vedono come il fumo negli occhi e i farmacisti non la amano, mentre i carabinieri del Nas la considerano una preziosissima collaboratrice. Visti i risultati e i risparmi, la crociata non solo continua ma viene intensificata e dalle prossime settimane scatteranno i controlli a domicilio: visite mirate per capire dalla voce dei pazienti se le medicine sono state prescritte e se vengono utilizzate. Perché ci sono trucchi e raggiri di ogni tipo e allora l’unica soluzione per verificare se i farmaci vengono davvero acquistati e poi consumati è controllare porta a porta.
Il progetto è di partire subito a spron battuto, con un centinaio di visite al mese, quasi tutte a Genova e provincia dopo si registra la spesa farmaceutica più alta e soprattutto dove ci sono almeno una trentina di medici che sono segnalati come “grandi prescrittori” e superano il budget mensile indicato dalla Asl. Nella migliore delle ipotesi non si fanno problemi a staccare ricette, ma se, come è già successo in passato, i medici di famiglia prescrivessero più medicine per far guadagnare di più i farmacisti?
I precedenti hanno fatto venire tanti cattivi pensieri e hanno spinto a chiedere la collaborazione (volontaria) del consumatore. Il piano d’azione è stato definito nei giorni scorsi assieme alla responsabile del servizio farmaceutico della Asl 3 Adele Cocchini. «Ormai abbiamo il controllo completo della situazione – spiega Saglietto – e siamo in grado di sapere quante ricette compila un medico per ogni suo assistito, quali farmaci prescrive, in che quantità e dove sono stati acquistati. La collaborazione dei pazienti è fondamentale perché ci permette di dare la risposta che ci manca alla nostra indagine. Noi controlliamo le ricette per verificare che non ci siano raggiri e che venga fatto un uso corretto delle medicine. Se le indicazioni dell’Agenzia del farmaco prevedono una compressa al giorno della tal medicina per l’ipertensione, il paziente non può prenderne una al mattino e una alla sera, anche se glielo consiglia il medico. Che è in errore e deve risponderne».
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