Di Pietro a Crozza: Non partecipare a killeraggio contro di me

4 Novembre 2012 1 Di luna_rossa

Ex pm: Una bugia detta tante volte diventa verità

TMNews

 (TMNews) – “Caro Maurizio Crozza, in Italia, come sai, non solo i politici rispondono agli interessi di fazione ma anche giornalisti, conduttori e persino uomini e donne di spettacolo si prestano spesso a operazioni di killeraggio per conto del padrino politico di turno”. E’ quanto ha scritto Antonio Di Pietro nel suo blog rivolgendosi al comico genovese Maurizio Crozza, il quale venerdì sera “nel Paese delle Meraviglie” in onda su La7 ha di fatto accreditato l’ipotesi che i soldi dell’Idv fossero in mano a lui stesso, la moglie e il tesoriere.

“Ma se persino una persona come te, che a quelle logiche faziose non ha mai obbedito – ha aggiunto Di Pietro -, contribuisce a divulgare, in perfetta buona fede, le bugie che sono state dette in questi giorni, è segno che la campagna di disinformazione e calunnia ha raggiunto davvero livelli molto allarmanti”.

“Sul mio conto, anzi sui miei conti, a te, come a milioni di altri italiani, sono state raccontate grandissime e sfacciate bugie – ha ribadito l’ex pm -. Ma, come ben sappiamo, una bugia ripetuta mille volte, amplificata da giornali e televisioni compiacenti, diventa una verità. E’ la legge su cui si basano tutte le campagne di calunnia e killeraggio politico e nessuno ci andava a nozze quanto Berlusconi. Pare che abbia fatto scuola”.

Di Pietro attacca la campagna di disinformazione che è stata fatta contro di lui e ribatte: “Io non ho a disposizione televisioni e conduttori, anche perché l’Italia dei Valori è l’unico partito che abbia rinunciato a posti nel cda Rai, nelle reti Rai e nei Tg, mentre tutti gli altri lottizzavano a man bassa. Ho solo la forza della verità e della Rete, che ci permette di incrinare quel monopolio dell’informazione grazie al quale erano solo i padroni dei media a decidere cosa era vero e cosa falso”.

“Dunque, ho già iniziato a mettere in Rete una puntigliosa documentazione. Se hai un attimo, verifica di persona sul mio sito. Mai come in questo caso “carta canta” – ha conculso -. Ho dimostrato, con le visure catastali, che un modesto appartamento diviso in due e da me regalato nel 2008 ai miei figli Anna e Toto, a Milano, è diventato nella campagna di calunnia ’15 case'”.

Int7

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