Draghi accusa: «Spread alti per colpa dei politici» – Mondo – l’Unità

9 Novembre 2012 0 Di luna_rossa

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La frammentazione dell’Eurozona, evidenziata dagli elevati spread pagati da alcuni paesi, deriva da «errori politici compiuti in passato che ora vanno corretti» e contrastarla «è ora la priorità della Bce in quanto impedisce un’adeguata trasmissione della politica monetaria». Il presidente della Bce, Mario Draghi, punta il dico contro la politica.

La crisi del debito europea non è stata una diretta conseguenza della crisi dei mutui, spiega, ma è sorta dalle «politiche insoddisfacenti» che alcuni paesi stavano portando avanti in quel momento.

Dal punto di vista di Draghi, a queste mancanze ha dovuto supplire la stessa Banca Centrale Europea. L’annuncio del piano di acquisto bond della Bce ha portato miglioramenti sensibili sui mercati, dice il governatore, tra cui un aumento della domanda per i titoli di Stato di Italia e Spagna, due paesi che hanno «soddisfatto quasi del tutto il fabbisogno di finanziamenti per il 2012».

Ciò non toglie che l’attività economica nell’Eurozona rimane debole e pare destinata a restare tale anche nel 2013 ma continuerà a essere sostenuta dalla politica monetaria della Bce, spiega il presidente dell’Eurotower.

SCUDO ANTISPREAD
Per quanto riguarda lo scudo antispread ribadisce che devono essere i governi a chiedere l’aiuto dell’Omt (il piano della Bce di acquisto dei titoli ndr). «La palla è ai paesi. È in mano ai governi di Italia e Spagna la decisione di richiedere gli aiuti» al fondo salva stati e la susseguente attivazione del programma d’acquisto dei loro titoli di stato, con scadenza fino a tre anni.

«Il modo con cui l’Omt è disegnato è che come condizione necessaria il paese deve firmare un programma di aiuto con l’Ue, in cui il ruolo del Fmi sarebbe attivamente cercato». Tuttavia «la decisione finale della Bce verrà presa totale indipendenza dal Consiglio direttivo e questo significa che non si può dare nessuna rassicurazione ex ante: non ci sta nessun qui pro quo automatico – ha detto Draghi – e sta ai paesi fare i passi giusti». A chiedere una garanzia di questo tipo era stato il premier della Spagna Mariano Rajoy.

NUOVE BANCONOTE
Nella conferenza stampa di Draghi, c’è posto anche per l’annuncio di nuove banconote in arrivo nell’area euro. Si partirà con un nuovo biglietto da 5 euro. La Bce ha preparato un kit esplicativo per la stampa che riguarderà la tempistica, che si spalmerà su vari anni, e le caratteristiche di sicurezza più avanzate delle nuove banconote. La banconote saranno firmate da Mario Draghi, che questo mese vede trascorrere esattamente un anno da quando ha rilevato la presidenza della Bce.

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