IL MANIFESTO – attualità – Niente tregua, raid continui A Gaza è strage, 88 uccisi

19 Novembre 2012 0 Di macwalt

Sesto giorno consecutivo di bombardamenti contro la Striscia.

Le vittime stamattina sono sei palestinesi, tra cui un bambino di cinque anni. Ieri erano stati uccisi almeno sette bambini. Israele ribadisce: ”Siamo pronti a estendere gli attacchi”. Occupate le frequenze della radio di Hamas. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon oggi al Cairo.

Israele ha continuato nella notte i bombardamenti su Gaza e ormai sono 88 le vittime palestinesi nella Striscia da quando mercoledì è iniziata l’operazione “Pilastro di Difesa”. Secondo fonti sanitarie palestinesi, almeno 15 palestinesi sono morti nelle ultime ore; e in un raid compiuto stamane dall’aviazione israeliana, sono rimasti uccisi altre sei persone, tra cui un bimbo di 5 anni.
Intanto al Cairo proseguono i colloqui per arrivare a una tregua, che però ancora non si vede all’orizzonte. La crisi sarà oggi al centro dell’incontro tra i ministri di esteri e difesa dell’Unione europea riuniti a Bruxelles (dove all’ordine del giorno ci sarà anche lo status che l’Ue concederà alla nuova piattaforma dell’opposizione in Siria). Ieri, in un altro raid isrealiano sul distretto di Nasser, a Gaza, erano morti 10 civili, tra cui tre donne e sei bambini.
La speranza di una tregua è affidata al negoziato in corso nella capitale egiziana a cui partecipa un emissario israeliano, il capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal, e il capo della Jihad islamica, Ramadan Shallah. Per una tregua si stanno adoperando anche il governo tunisino, i cui inviati si trovano oggi a Gaza, e la Lega araba, il cui segretario arriverà domani con una delegazione ufficiale. Al Cairo oggi è arrivato anche il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon per discutere della crisi di Gaza con la leadership egiziana. Ieri Ban ha lanciato un appello a Israele e Hamas “a collaborare con gli sforzi condotti dall’Egitto per raggiungere un immediato cessate il fuoco”. 
Fonti palestinesi ritengono possibile che venga raggiunto un accordo già “oggi o domani”. Ma il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha però avvertito che Israele è pronto ad “allargare significativamente” l’offensiva su Gaza e che “i soldati sono pronti per qualsiasi tipo di attività che si dovesse richiedere”, quindi anche un’offensiva terrestre. Il presidente statunitense Obama starebbe a sua volta cercando di evitare il peggio, pur mantenendo comunque il suo appoggio a Israele, con un tentativo di “ottenere la fine dei lanci di razzi palestinesi senza ulteriori violenze” – cioè senza un’invasione dell’esercito israeliano.
Dall’inizio dell’offensiva, lanciata mercoledì, Israele ha dichiarato di aver colpito 1.350 obiettivi sensibili, mentre sono oltre 540 i razzi lanciati da Gaza e caduti in territorio israeliano. Trentacinque di questi sono caduti in zone aperte.

IL MANIFESTO – attualità – Niente tregua, raid continui A Gaza è strage, 88 uccisi.