La Grecia si risveglia con il peso di nuove misure di austerità | euronews, mondo

9 Novembre 2012 0 Di ken sharo

La Grecia si risveglia con i segni della protesta contro il nuovo piano di austerità, passato per una manciata di voti. I partiti di governo, Nuova Democrazia e Pasok, non hanno gradito la fronda interna e hanno espulso sette deputati contrari alle misure. Un gruppo di impiegati del parlamento hanno contestato il ministro delle finanze quando hanno saputo che i tagli riguardano anche loro. “La Grecia è salva, ma i greci sono preoccupati”, titola un giornale.

“Tutti questi parlamentari non si sono chiesti perché pensano solo a se stessi?”, dice un pensionato. “Perché non toccano i loro salari? Non dovrebbero essere ridotti i loro redditi, gli straordinari e le indennità, a favore della popolazione e dei pensionati come me? Secondo me tutto questo è vergognoso”.

Atene intanto è ferma per un altro giorno, per lo sciopero di 24 ore indetto dai dipendenti dell’azienda dei trasporti pubblici. Non circolano metropolitana, treni locali e autobus. Il governo spera ora di convincere i partner europei, domenica vuol far approvare il bilancio, prima della riunione dei ministri delle Finanze dell’eurozona, lunedì.

“Ci sono più problemi più vasti in Europa”, sostiene un imprenditore. “La Grecia, certo, è stata responsabile della propria trasformazione nell’anello debole, ma ci sono questioni strutturali da risolvere a livello europeo”.

Mentre il parlamento votava le nuove misure, in piazza oltre 100.000 manifestanti esprimevano la propria rabbia, contro l’aumento dell’età pensionabile, l’ulteriore riduzione di salari e di pensioni del settore pubblico, i licenziamenti resi più facili. Una manovra da tredici miliardi e mezzo di euro, per ottenere un’ulteriore tranche di aiuti dai creditori internazionali. Trecento persone si sono scontrate con la polizia.fine

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