Milano, addio all’architetto Gae Aulenti – Culture – l’Unità

1 Novembre 2012 0 Di macwalt

Milano, addio all’architetto Gae Aulenti

gae aulenti

È morta la scorsa notte a Milano l’architetto e designer Gae Aulenti. Nata nel dicembre 1927, avrebbe compiuto tra poco 85 anni. Aulenti, malata da tempo, aveva fatto l’ultima uscita pubblica lo scorso 16 ottobre, quando aveva ritirato il premio alla carriera conferitole dalla Triennale.    GUARDA IL VIDEO

La notizia della morte, avvenuta nella notte nella casa milanese, è stata data dalla figlia Giovanna. «Mia madre era malata da tempo ma ha tenuto duro. Teneva molto al premio della Triennale, si è fatta forza e con entusiasmo ha partecipato a questa cerimonia. È stata la sua ultima uscita». Data e luogo dei funerali non sono stati ancora stabiliti.     GUARDA LE FOTO DALL’ARCHIVIO STORICO DE L’UNITA’ 

Nata in provincia di Udine, da padre di origini pugliesi, si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1953, dove conseguì l’abilitazione alla professione. Gae Aulenti si forma come architetto nella Milano degli anni cinquanta, dove l’architettura italiana è impegnata in quella ricerca storico culturale di recupero dei valori architettonici del passato e dell’ambiente costruito esistente.

Queste espressioni architettoniche avevano avuto prima lo sviluppo del neorealismo e poi si concretizzeranno sulla fine, appunto, degli anni cinquanta nella nuova corrente del Neoliberty.

La Aulenti fa parte di questo percorso, che si pone come reazione al razionalismo. Dal 1955 al 1965 fa parte della redazione di Casabella-Continuità sotto la direzione di Ernesto Nathan Rogers. Sul fronte universitario è assistente prima di Giuseppe Samonà (dal 1960 al 1962) presso la cattedra di Composizione Architettonica all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, e poco dopo (dal 1964 al 1969) di Ernesto Nathan Rogers presso la cattedra di Composizione Architettonica al Politecnico di Milano.

Nella sua lunga carriera ha firmato progetti come la ristrutturazione di Palazzo Grassi, l’Asian Art Museum di San Francisco, l’allestimento del Museo Nazionale d’Arte moderna del Centre Georges Pompidou di Parigi, il progetto di Piazzale Cadorna a Milano, il Museo d’arte catalana di Barcellona, le ex Scuderie del Quirinale.

Di se stessa dice di vedere la sua architettura in stretta relazione ed in interconnessione con l’ambiente urbano esistente, che diviene quasi la sua forma generatrice, cercando, con questo, di trasferire nel suo spazio architettonico la molteplicità e l’intensità degli elementi, che vanno a definire l’universo urbano.

Dal 1974 al 1979 è membro del Comitato direttivo della rivista “Lotus International”, poi fa esperienze artistiche e dal 1976 al 1978 collabora con Luca Ronconi a Prato al Laboratorio di Progettazione Teatrale.

Nel 1984 viene nominata corrispondente dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, mentre dal 1995 al 1996 è presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

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