Poesia: Prometeo danzante
9 Novembre 2012Poesia
:
Proeteo danzante
A novelle historie con membra risorte
fidando come il Nazareno di nascita e parabole
abbiamo posto speranza
A giorni vittoriosi volgendo la faccia
costruendo cives e migliorando gesta
incisa la nostra carne di lotta e dolore
A quando, a quanto, a questi porgemmo le mani
l’insieme di incerto destino
come spesso non arrivando in tempo
E traverse ostili abbiamo calpestato per anni
combattendo come guerrieri dipinti
o cavalieri corazzati di ricchezze
E migliaia di passi e amici perduti
commilitoni lasciati a gelare dopo aver costruito
strade ed acquedotti, in campi elisi attesi
E superando Ade cantando Catullo
in un presente verecondo di crescita e parole
ritrovando spazi, tablinum e spose
I nostri sogni sopra macerie
l’avido gregge umano non intende requie
spazzola di vanagloria e potenza pretesa
Insieme calpestando orribili stilemi
città e genti scarificando dogmi
furono inchiostro su papiro prezioso
I terrazzi aperti di la’ da Faros colmi
di parole distribuite e distrutte
lanciando intrepidi come dono arrogante
O città desiderata di famigli e suono
altro non fu il sacrificio richiesto
che nelle tue strade declamavi ridendo
Ogni segno forte indicavi
le nostre miserrime vite riscattando
e sguardo al sole e canti e sorte
Occupando con parole antiche
la nostra coscienza di guerra infranta
vagando sopra desideri intatti
Un nostro colore gettato forte
tra la rabbia e la sconfitta secolare
è senso del riscatto epocale
Un unico suono sovrasta le menti
scolpendo marmi di catene
e scuote finalmente flebili certezze
Un uomo nascosto nel comune dentro
sorge, rinasce pagando dazio, e per questo
ne fu malore, sofferenza e strazio
Il desco, il giaciglio, la forgia
a crogiolo dove dunque rinasce
e d’ogni conoscenza l’uomo
un oggi l’io come Prometèo domanda
orgogliosamente andiamo cercando.
(walter)