Primarie Pd, l’evoluzione della specie sinistroide – Cadoinpiedi

23 Novembre 2012 0 Di luna_rossa

fotografia da web

In attesa che “un insetto” in stile collodiano spazzi via tutto questo schifo, votate Bersani alle primarie: non cambierà niente e probabilmente lui e i membri del PD si ritroveranno a spasso come successe a Bertinotti alle ultime politiche

Come ormai purtroppo tutti sappiamo a causa dei mal di testa provocatoci dai mass media italiani che volevano anch’essi il loro bel duello tra politici in stile Obama vs. Romney, domenica prossima ci saranno le primarie del Partito Democratico.

Molti avranno visto il dibattito in tv organizzato magistralmente da Sky TG24, come neanche gli americani avrebbero saputo fare. Spero solo per la vostra salute mentale che non l’abbiate visto per intero.

Lasciando da parte la Puppato e Tabacci, che torneranno certamente presto nel semi-anonimato da cui sono venuti, ed escludendo il governatore pugliese Vendola che se non fosse stato per quella maledetta “s” avrebbe potuto certamente fare il poeta, l’attore o il Presidente del Consiglio, rimangono fuori Renzi e Bersani.

Renzi in questi ultimi giorni sta dando il meglio di sé, tanto che comincio a pensare che sia ubiquo. Provate anche voi: accendete la tv a qualsiasi ora e su qualsiasi canale e ve lo ritroverete lì pronto a rottamare un ferro già vecchio. Ogni tanto dalla sua bocca esce una frase che non contiene la parola “rottamare” e che non è stata concepita per gettare fango sul partito di cui fa parte e su Bersani. In queste rari occasioni, a volte esprime perfino qualche buona idea, per lo più scopiazzata dal blog di Beppe Grillo

Che dire di Bersani? Gli autori della striscia satirica “Gli sgommati” non avrebbero saputo rappresentarlo meglio, cioè in bianco e nero. Se andate in Emilia Romagna o in qualche altro paesino padano da quelle parti e vi fermate a bere una birra al bar della piazzetta, ne troverete tanti di Bersani, anziani pensionati seduti al tavolino a ricordare tutto il giorno come si stava meglio prima. La sua costruita genuinità contadina poteva funzionare forse negli anni Sessanta ma ora non ci crede più nessuno.

E’ vecchio, e non intendo vecchio dal punto di vista anagrafico, è proprio nato vecchio, vecchio dentro. E’ un “nongio”, un non giovane che come tale può rappresentare solo una fetta morente della popolazione. Ha esaurito la sua vena creativa durante l’ultimo governo Prodi con le liberalizzazioni che poi è riuscito a fare solo a metà. Non sa neanche lui come si trova lì e sono certo che in cuor suo spera che tutto finisca il più presto possibile per andare a godersi anche lui i vitalizi accumulati negli anni. Secondo me alla primarie, nel segreto dell’urna elettorale, Bersani stesso voterà Renzi di nascosto, senza dirlo a nessuno: se vi sembra assurdo, guardatelo bene negli occhi la prossima volta che lo vedrete in tv e domandatevi quanta voglia ha secondo voi di passare altri 5 anni da segretario del PD, nella migliore delle ipotesi, o da Presidente del Consiglio nella peggiore.

In attesa delle prossime elezioni in cui mi auguro che un “insetto saltellante e parlante” come quello collodiano spazzi via tutto questo schifo come un tornado, qualunque sia il vostro credo politico vi invito a votare Bersani alle primarie del PD.

Darwin diceva che a sopravvivere non è la specie più forte, né quella più intelligente, ma quella che si adatta meglio al cambiamento. Date retta a me: con Bersani andiamo sul sicuro, non cambierà niente e probabilmente lui e i membri del PD si ritroveranno a spasso come successe a Bertinotti alle ultime politiche.

Primarie Pd, l’evoluzione della specie sinistroide – Cadoinpiedi.