Schifani: «Riformare la legge elettorale altrimenti M5S vola all’80%» Grillo: soglia al 42,5% è colpo di Stato – Il Mattino

10 Novembre 2012 0 Di macwalt

Bersani: «Con una asticella così alta si rischia l’ingovernabilità»

Beppe Grillo in una immagine d'archivio (foto Giorgio Benvenuti - Ansa)

ROMA – Beppe Grillo all’attacco sulla legge elettorale. «Di fronte al colpo di Stato del cambiamento della legge elettorale in corsa e al tetto del 42,5% per il premio di maggioranza per impedire a tavolino la possibile vittoria del M5S e replicare il Monti bis, la UE tace. Chissà forse ci farà una multa per divieto di sosta a Montecitorio», afferma il leader del Movimento 5 stelle sul suo blog.

«Napolitano (che non ci dorme la notte) e i partiti vogliono cambiare in corsa la legge elettorale, un attimo prima della fine della legislatura dopo aver ignorato la questione dal 2006. Quando scappa, scappa», continua Grillo, che aggiunge: «Gli obiettivi sono due»: fermare il M5S e fare il Monti Bis.

«Ci deve essere un premio elettorale al primo partito, anche perché se il premio di coalizione è fissato al 42%, con una asticella così alta si rischia l’ingovernabilità», ha detto Pierluigi Bersani a Radio Anch’io. «Senza questo premio si rischia di dar vita a maggioranze spurie, poi incapaci di governare», ha aggiunto il segretario del Pd.

«Ce la sto mettendo tutta e ce la facciamo, altrimenti Grillo dal 30 va all’80%», dice intanto il presidente del Senato, Renato Schifani, intervistato da Fiorello a margine di una visita all’associazione Andrea Tudisco che ospita bambini oncologici. «Spero che il mio ottimismo – aggiunge Schifani – a breve si traduca in certezza. Ci sono notevoli margini per pensare che a breve si arrivi ad un’ampia intesa tra le forze parlamentari».

«Sulla legge elettorale il Pd sta alzando un polverone per nulla», afferma il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa in una dichiarazione al Tg1. «Oggi Bersani – prosegue il segretario Udc – dice che va bene la soglia al 40% per avere il premio di maggioranza: bene, noi siamo d’accordo con lui. Il vero problema – ha concluso Cesa – è capire se il Pd vuole cambiare questa legge elettorale e restituire ai cittadini la possibilità di scegliersi l’eletto».

«A che serve parlare di alleanze con chi ha già deciso di buttare a mare ogni ipotesi di alternativa alla sinistra? Il Popolo della Libertà annaspa nella confusione più totale e ha il terrore di dover passare qualche anno all’opposizione. Lo dimostra una legge elettorale pazzesca. Non quella che c’è ma quella che vogliono. Lo dimostra la confusione nelle loro primarie tristi. Lo dimostra il silenzio sulle tre regioni dove si voterà. Lo dimostra l’assenza di confronto sulle prospettive politiche».

È quanto scrive sul sito del partito, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. Quanto alla legge elettorale, l’attuale «come in ogni sistema maggioritario, fa vincere il soggetto politico – partito o coalizione, dipende dai numeri che si è in grado di mettere insieme – che e prende un voto in più dell’avversario. Poi, se il vincitore è capace di governare, rimane al potere per cinque anni. Altrimenti va a casa. Ora soprattutto dalle parti del Pdl pensano al proporzionale con sbarramento. Con il prevedibile exploit di Beppe Grillo, sognano una legge che consenta di governare non con un voto in più, ma una nella quale siano sufficienti milioni di voti in meno. Più seggi avrà Grillo, più il Pd sarà costretto a governare sotto Monti assieme a loro. A Casini basterà il sei per cento».

Schifani: «Riformare la legge elettorale altrimenti M5S vola all’80%» Grillo: soglia al 42,5% è colpo di Stato – Il Mattino.