Studenti, al corteo anche gli operai e i centri sociali che lanciano petardi – Corriere del Mezzogiorno
24 Novembre 2012
NAPOLI – Al grido di «La scuola è nostra e la difendiamo» gli studenti campani sono scesi in piazza per manifestare contro la riforma. Al corteo, partito da piazza Garibaldi, a Napoli partecipano migliaia di ragazzi chiamati in piazza dall’Unione degli studenti e dal Collettivo degli universitari. Alla manifestazione sono presenti anche ragazzi di istituti di Caserta, Avellino e Benevento e gli operai Fiom che attendono di essere riassunti in Fiat di Pomigliano. Poco dopo la partenza, si sono accodati anche i manifestanti aderenti ai centri sociali che, in diversi punti della città, hanno lanciato petardi.
Ad aprire il corteo due striscioni «Non ci avrete mai come volete voi» e «Studenti liberi», gli slogan in riferimento ai fatti seguiti alla manifestazione di Roma del 14 novembre. «Il ddl Aprea – ha detto un rappresentante degli studenti di Napoli – attacca la democrazia nella scuola. Noi chiediamo che venga realizzata una controriforma che introduca una commissione paritetica, un organo collegiale che veda lavorare insieme docenti e studenti per la realizzazione del piano formativo». Una manifestazione che, come riferito, nasce dalla «rabbia» di migliaia di studenti a cui, dicono gli organizzatori, «sono stati tolti tutti gli spazi di discussione all’interno delle scuole, spazi che – aggiungono – i ragazzi si stanno riprendendo con le molte occupazioni e autogestioni che si stanno effettuando in numerosi istituti campani».
Al fianco degli studenti campani, come detto, anche i lavoratori aderenti alla Fiom. «Siamo qui con gli studenti – ha spiegato il segretario regionale Fiom, Andrea Amendola – per legare ancora di più il diritto allo studio e il diritto al lavoro. Se si continuano ad aumentare le tasse per gli studenti, si incide sul reddito delle famiglie e si impedisce ai figli di lavoratori di poter accedere all’istruzione universitaria». Con gli studenti, anche Sebastiano uno dei 19 lavoratori della Fiom che dovranno essere assunti, su decisione della magistratura, nella fabbrica di Pomigliano. «Sono orgoglioso – ha detto – di essere oggi al fianco di questi ragazzi che lottano per il loro diritto allo studio, per il loro futuro mentre il Governo continua a tagliare risorse alla scuola pubblica mentre altri Paesi europei investono proprio su istruzione e ricerca. Questi ragazzi – ha concluso – chiedono un confronto serio e trasparente». Annunciate dal segretario regionale Fiom altre iniziative per i prossimi giorni di concerto con gli studenti.