Tursi, dirigenti sotto esame | Liguria | Genova | Il Secolo XIX
15 Novembre 2012Comune di Genova
Genova – Veri manager o pecore? Agonisti o attendisti? Seduti o rampanti? Tra qualche giorno le idee saranno più chiare. Quel che è certo, mormorano nei corridoi soprattutto i meno freschi tra i dirigenti comunali di Genova sottoposti all’inedita prova, è che gli esami non finiscono davvero mai. Anche se il concorso di abilitazione al ruolo è abbondantemente alle spalle, anche per chi ha sessant’anni e magari decenni di onesto servizio all’interno della pubblica amministrazione, anche se il curriculum, i titoli di studio e i risultati raggiunti dovrebbero già costituire una sufficiente carta d’identità.
Non la pensa così la giunta Doria, che ha voluto sottoporre i suoi 93 dirigenti- è la prima volta che accade nella storia di Palazzo Tursi – al cosiddetto progetto di assessment manageriale, letteralmente “valutazione”, “stima”, “accertamento”, “giudizio” delle capacità di comando e gestione di gruppi di lavoro. Si tratta di una sorta di percorso a prove, tutt’altro che informale. Primo: test attitudinale online, da compilare rigorosamente nell’arco di un’ora. Secondo: test su dinamiche di gruppo e gestione di pratiche più o meno complesse. Terzo: colloquio individuale per capire motivazione, sprint e, perché no, eventuale sopita frustrazione per un ruolo non gradito. Alcune delle domande rivolte ai super-capi di Palazzo Tursi (attesi da un valzer di deleghe entro il 31 dicembre prossimo)? Quesiti tra cuore, attitudini e aspirazioni. “Sei attento agli altri?”. “Sei molto routinario?” “Ti reputi permaloso?”. E soprattutto: “Gareggi per vincere?”.
«Un progetto per consentire ai dirigenti di partecipare al processo di cambiamento della macchina», spiegano dalla giunta comunale. Ma anche uno strumento essenziale per chi dovrà valutare – in vista della scadenza fissata per il prossimo 31 dicembre, chi farà cosa – in Comune, a partire dal primo gennaio 2013 e per i prossimi anni.
La novità è arrivata via intranet, direttamente nella casella e-mail di ciascun “capo” di Tursi. Intorno ai primi di novembre si è anche tenuto un incontro aperto a tutti i dirigenti, presenti oltre all’assessore al Personale Isabella Lanzone anche il sindaco Marco Doria e il direttore generale Flavia Sartore.
Nel questionario online una cinquantina di schede a domande multiple, per le quali si chiedeva una risposta chiusa ma con possibili “gradazioni”. In pratica si imponeva (tutti i dirigenti hanno già compilato il questionario) ai civici dirigenti di indicare la propria “vicinanza” o meno a uno dei temi indicati.
Molti dirigenti hanno accolto la novità con un sorriso, altri con trepidazione o addirittura con stizza. «Ma il concorso non l’avevamo già superato?», si scherza a Tursi. Sia inteso: nessuno rischia il posto e non ci sono in ballo tagli dello stipendio. Ma nel valzer di fine anno le risultanze dell’ “esame di maturità” potrebbero spingere verso destinazioni differenti e, c’è da scommetterlo, non sempre gradite. Soprattutto perché la macro-struttura cambierà totalmente, passando da otto direzioni generali a due. Una “frullata” che muterà equilibri e poteri nell’azienda pubblica di via Garibaldi. E allora eccola spiegata, la trepidazione di veri manager e pecore. Lo spoil system non è mai stato così (apparentemente) slegato dalle care vecchie logiche politiche. Ma l’altra faccia della medaglia suggerisce un diverso motivo di timore: una risposta sbagliata, o non capita, potrebbe anche cancellare gli sforzi di una vita.
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