Ue: niente intesa a Bruxelles sul budget, si riprende a gennaio – ASCA.it
24 Novembre 2012(ASCA) – Roma,. – Si e’ chiuso con un nulla di fatto il vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell’Ue sul nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea. La prossima riunione a livello di capi di Stato e di governo potrebbe tenersi a febbraio, ma fino a quella data si continuera’ a lavorare, molto probabilmente a livello tecnico e ministeriale. Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e’ chiamato a mettere a punto una nuova proposta, da sottoporre all’attenzione dei paesi membri. La proposta definita la scorsa notte, oggetto delle trattative di oggi, non ha saputo mettere tutti d’accordo. ”I colloqui bilaterali di ieri e le trattative di oggi hanno messo in luce una parziale convergenza dei paesi membri sul possibile raggiungimento di un accordo sul prossimo budget settennale all’inizio del prossimo anno”, ha detto Van Rompuy, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del vertice. La nuova proposta per il prossimo quadro finanziario pluriennale ”deve essere preparata con attenzione e ed elaborata approfonditamente, non possiamo pensare di procedere improvvisando”, ha aggiunto il presidente del Consiglio europeo. ”Sono sicuro che nelle prossime settimane si compiranno dei passi avanti”. Particolarmente deluso dalla mancata intesa e’ il presidente della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso, che giudica ancora la proposta di budget della Commissione europea come la ”migliore”. ”Esorto i paesi membri a trovare un compromesso, perche’ non avere un budget avrebbe un costo molto piu’ elevato” degli eventuali oneri che i paesi avrebbero con un accordo, ha aggiunto Barroso. Il presidente del Consiglio italiano Mario Monti ha espresso soddisfazione per lo svolgimento dei lavori del Consiglio europeo, pur di fronte al rinvio di ogni decisione sul progetto di bilancio. ”Nel momento in cui non e’ deciso tutto non e’ deciso nulla – dice Monti – parliamo di una bozza Van Rompuy che registra avanzamenti significativi rispetto al testo precedente della Commissione. Ma nulla e’ ancora acquisito, nulla e’ perduto”. La proposta di Van Rompuy, continua Monti, ”va nella direzione da noi auspicata ma i progressi non sono ancora sufficienti. Apprezziamo comunque l’impegno profuso soprattutto per la limitazione dei tagli a fronte della richiesta di riduzione massiccia contenuta nella prima bozza”. Per quanto riguarda in particolare l’agricoltura ”la proposta va rivista, non ci soddisfa – chiarisce Monti – anche per l’allocazione dei tagli delle risorse”. Per quanto riguarda le politiche di coesione, l’altro capitolo sensibile per l’Italia, ”la proposta del presidente del Consiglio affronta il taglio di risorse a favore delle regioni in ritardo nello sviluppo”. Quello che e’ comunque necessario, continua Monti, e’ ”rivedere il meccanismo di rimborsi su basi obiettive e trasparenti”. La Gran Bretagna, intanto, fa sapere di non essere isolata nel chiedere tagli al budget dell’Unione Europea. ”Non siamo soli contro tutti”, ha detto ai giornalisti il primo ministro britannico David Cameron commentando il nulla di fatto con il quale si e’ concluso oggi il meeting di Bruxelles. ”L’accordo sul tavolo non andava bene alla Gran Bretagna, ma non andava bene neanche alla Germania, alla Svezia, all’Olanda, alla Finlandia e alla Danimarca”, ha aggiunto il premier, che sotto la pressione degli euroscettici del suo paese era giunto al vertice per ottenere nuovi tagli al progetto di budget 2014-2020. red/
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