Energia in Italia: una miniera sottoterra
5 Ottobre 2013Ancora oggi, il dibattito sulla crisi energetica e le varie opzioni per risolverlo resta di difficile attuazione. Anche in momenti di severa crisi economica a livello mondiale, sembra impossibile una concertazione globale per risolvere alla radice il problema.
La green economy nasce nel 2006 in base al rapporto Stern sull’economia del cambiamento climatico: è un documento di 700 pagine pubblicato per il governo inglese il 30 ottobre 2006 dall’economista Nicholas Stern; la relazione esamina l’effetto del riscaldamento globale sull’economia mondiale.
“In Italia,la prima centrale per usare i vapori sotterranei è nata un secolo fa a Larderello” – scrive il settimanale Il Venerdì di Repubblica – “poi più nulla. Oggi però la richiesta di concessioni è ripartita. Grazie anche all’esempio di America, Filippine e Cile.”
“Sotto l’Italia una miniera di energia: verde, gratis e poco sfruttata” è il titolo dell’articolo il quale spiega come esattamente un secolo fa nel settembre 1913, la prima centrale geotermica al mondo cominciò a immettere elettricità in rete.
Si legge in parte dell’articolo: “Fino al 1958 siamo stati gli unici al mondo a usare elettricità geotermica, rimanendo poi per altri decenni primi come potenza istallata. Un secolo dopo l’accensione di quella prima centrale, però, il panorama è pittosto deprimente: da una ventina di anni l’Italia ha una potenza geotermica bloccata intorno agli 8-900 megawatt, superata ormai da Stati Uniti, Filippine Indonesia e Messico, mentre altre nazioni, dalla Turchia al Cile dal Kenya al Nicaragua stanno risalendo la classifica.”
Resta di difficile comprensione come l’Italia continui ad essere un paese dalle potenzialità grandissime ma rimanga a comportarsi in modo negligente sulle tematiche urgenti per il benessere di tutti. Anche del suo.