Oliviero Toscani: “Basta con la retorica del Made in Italy, dov’è una Apple in Italia? E i giovani si stacchino dalle mamme” – huffingtonpost.it
23 Gennaio 2014huffingtonpost.it – Oliviero Toscani: “Basta con la retorica del Made in Italy, dov’è una Apple in Italia? E i giovani si stacchino dalle mamme”
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“Mi piacerebbe pensare che con l’arrivo di questa schiera di 40enni al potere le cose siano cambiate, ma non è così. E poi non è una questione di quarantenni, il problema è che l’industria più importante dell’Italia è la mafia e non si può fare finta di niente. Questo è un paese corrotto, corruttore e corruttibile. E aggiungo, da cittadino onesto mi sento in prigione, con la pistola puntata alla tempia per pagare le tasse. Qui più uno è onesto, più è sotto sequestro. Pago le tasse per uno stato che non aiuta la gente perbene, ma anzi la sequestra per potere andare avanti. Da persona onesta mi sento sequestrato e violentato”.
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Così risponde all’Huffpost Oliviero Toscani quando gli domandiamo se la nuova classe dirigente sta imprimendo un nuovo passo all’Italia. Il fotografo di fama internazionale aveva già espresso questi concetti in un’intervista nel 2012, ma non sembra che dal suo punto di vista le cose siano migliorate. “Ogni giorno leggiamo un mare di porcherie…ora c’è il caso De Girolamo, prima Scajola che ha ricevuto una casa gratis e tanti altri. Sono imbarazzato di essere italiano, non l’ho scelto io questo passaporto…amo il paese, ma odio chi lo fa, ovvero la media dei cittadini italiani. Così come, di contro, rispetto l’individualità di tanti italiani che sono fantastici”.
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Artista iconoclasta, Toscani oltre a lavorare nella moda – ricordiamo un lungo sodalizio con la Benetton – porta avanti da sempre diversi progetti volti ad incentivare la creatività e a valorizzare le nuove generazioni, dalla factory chiamata Fabrica alla Sterpaia, un centro di ricerca della comunicazione dedicata a giovani fotografi, scrittori, registi e grafici. L’ultimo suo progetto è Razza Umana, uno studio socio-politico, culturale e antropologico dell’essere umano. Nel 2012 ha pubblicato “Moriremo eleganti”, impietoso ritratto dell’Italia e del suo declino etico e culturale.
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La campagna “We, on Death Row” di Oliviero Toscani
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Quindi secondo lei la corruzione non è privilegio della classe dirigente, ma identifica la maggior parte dei cittadini?
Le faccio un esempio banale: se devi comprare qualcosa, mettiamo una bicicletta, avrai sempre qualcuno che ti dice vai dal signore Tal dei tali a nome mio che ti fa lo sconto…come la chiamiamo questa cosa? Le faccio un altro esempio: mia moglie è norvegese, ama l’Italia, ma ancora dopo 35 anni di matrimonio non riesce a capire certe cose che accadono qui, come il condono fiscale…in Norvegia si pagano le tasse, punto e basta, il condono è una cosa per loro incomprensibile. Questo è un paese vergognoso, fatto di clientele e amicizie, eppure sono sempre tutti pronti a difenderlo dicendo che siamo “geniali”, speciali, ma dove? A fare cosa? Scarpe e borse. Dove sono le industrie tecnologiche? La ricerca e l’innovazione? Non esistono, abbiamo solo scarpe e borse.
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Lei si è sempre occupato dei giovani, in particolare con il laboratorio creativo La Sterpaia. Perché l’accesso al mondo del lavoro è negato alle nuove generazioni?
Io assumo solo ragazzi al primo impiego, non ho mai preso una persona più vecchia di 25 anni.
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Questa politica taglia fuori una fascia molto sofferente che va dai 30 ai 40 anni…troppo giovani per essere vecchi e troppo vecchi per essere giovani?
Non lo so, non è un mio problema. Del resto dalle statistiche mi sembra che loro siano più avvantaggiati dei giovanissimi, hanno più chance di trovare lavoro, io prendo i più sfigati che hanno la più alta percentuale di disoccupazione.
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Un fenomeno che oggi segna le giovani generazioni è la fuga dei cervelli, della creatività e della manodopera all’estero. Lei che ne pensa?
L’unica grande fortuna dei giovani è che se ne vadano dall’Italia, così impareranno tantissimo e si staccheranno dalle loro mamme – infatti la famiglia è un grosso problema in Italia – e finalmente impareranno l’inglese e la smetteranno di stare sotto l’ombrellone a mare a fare i bamboccioni. La mamma italiana è un grande problema, sul serio, ogni maschio italiano agli occhi della madre è il più bello, il più bravo e il più intelligente.
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Ma forse andare via dovrebbe essere una scelta, non una necessità…
Dobbiamo smetterla di considerare le cose entro limiti geografici, i ragazzi che prendo io vengono da tutte le parti del mondo, non guardo i passaporti prima di assumerli. Bisogna andare dove è bello, dove le cose funzionano, io vivo a Milano e sono molto più vicino a Parigi che non a Palermo…perché non dovrei andarci? Pensiamo europeo. Che i giovani vadano a Parigi ad imparare il francese o in Germania, dove le ragazze sono belle e i ragazzi più intelligenti degli italiani, di certo meno mammoni. La mia esperienza mi ha lasciato queste convinzioni: io non ho mai studiato in Italia e non ho mai sposato un’italiana per paura che mi rovinasse i figli.
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Ha dato un’occhiata al piano sul lavoro di Renzi? Le sembra efficace?
Questo è un piano uguale ad altri 30 già letti in passato, anche Berlusconi aveva fatto una cosa simile. Ma la cosa che mi fa più paura è che si possa pensare che in 15 giorni si possa fare quello che non è stato fatto in 30 anni. Renzi ha 40 anni, ma è un uomo degli anni ’80, mi fa anche un po’ ridere…non è veramente moderno.
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Ma il suo modello è Obama…
Ma per carità…è un bravo ragazzo, un democristiano, un boyscout, altro che Obama….se poi vogliamo accontentarci, va bene. Il modo in cui parla è abbastanza ridicolo e provinciale, con questo inglesismo tipico di chi non sa bene l’inglese. Poi, andando nello specifico delle proposte, posso solo dire: belle parole.
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Lei il mondo del lavoro e della creatività italiana li conosce molto bene, la prima cosa che andrebbe fatta subito per invertire la rotta?
Beh, cambiare tutti i burocrati che con la creatività non hanno nulla a che fare e della cultura non hanno nessun rispetto. Io ho avuto a che fare con le istituzioni pubbliche e ho giurato a me stesso che non avrei più portato avanti con le istituzioni nessun evento, né progetto, né azione culturale.
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Si riferisce all’esperienza di assessore a Salemi con Sgarbi sindaco?
No no, a parte questo, mi riferisco al periodo con la Regione Toscana che dovrebbe essere la regione più avanti d’Italia e invece è stato un disastro. Agli amministratori locali non importa niente della cultura, solo di andare sui giornali: ti fanno fare 4 conferenze stampa, una ogni due mesi, e per loro il progetto è fatto. Devono avere visibilità, non hanno nessun amore per la poesia e per i sogni. Sono dei poveri politici mediocri.
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Eppure Renzi ha usato spesso la parola “sogno”…
Anche Veltroni ne parlava spesso, tutti lo fanno.
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Beh, nel centrodestra non si sente spesso parlare di sogni e poesia…
Non li prendo neanche in considerazione, sono dei subumani se si parla di cultura. Ma non è una battuta: purtroppo l’Italia, avendo una destra così scarsa ed ignorante, non aiuta la sinistra. Se lei va in Francia si accorge che c’è una sinistra seria perché c’è una destra seria, anzi a volte una certa destra francese è più a sinistra della sinistra italiana. Io ho casa in Francia, è il mio paese culturale, però vivo in Italia che è come una bella donna che fa la prostituta: inaffidabile. I francesi hanno il senso dello stato e non vale liquidarli come sciovinisti, sono un paese serio che ha fatto la rivoluzione. In 50 anni che lavoro principalmente all’estero – Francia, Stati Uniti, Germania – ho dovuto sempre, in quanto italiano, dimostrare di essere un professionista. Perché è vero che ci vogliono bene, ma siamo inaffidabili. Al contrario se arriva un tedesco, magari ubriaco, non deve dimostrare di essere un professionista…può solamente dimostrare il contrario. E’ molto faticoso essere italiano. Dov’è la Apple in Italia?
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Non si vive di sola tecnologia, anche il settore dell’abbigliamento è importante…perché lei che lavora da sempre nella moda è così negativo?
Proprio perché conosco bene quello di cui parlo. Intanto abbiamo perso quote di mercato e non è vero che siamo i più bravi nel mondo, non lo siamo più e bisogna stare attenti. E poi non ce l’ho con il Made in Italy, ma con l’atteggiamento di chi pensa che siccome facciamo borse e scarpe allora tutto va bene, non è vero. In Italia c’è la mafia, e fattura molto di più del Made in Italy. Ma poi ci rendiamo conto che le cose non stanno come pensiamo? Le auto, ad esempio, chi le fa? Made in Germany…
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Ma proprio in questi giorni Fiat ha acquistato Chrysler, un bel colpo per l’Italia…
Non è vero, perché tanto le macchine le faranno all’estero. E se guardiamo bene i nostri grandi designer sono alla Volkswagen…l’ho detto che ci sono degli individui fantastici italiani, delle eccellenze individuali, ma lavorano all’estero perché è l’unico modo per esprimere il loro genio. Le faccio un esempio personale: ho tre mogli, sei figli e dodici nipoti e sono l’unico con il passaporto italiano. L’Italia è fantastica, dalla mia finestra qui in Toscana vedo un paesaggio bellissimo, è come vivere con la donna più bella del mondo, solo che è una poco di buono. Sono gli italiani che fanno in modo che questo paese si prostituisca. Sono andato a luglio all’Aquila e mi hanno quasi cacciato perché ho detto che puzzava di tangenti, e poi chi aveva ragione? Dobbiamo smetterla di darci tante arie, di avere questa presunzione che noi siamo superiori perché non è così…allora forse diventeremo un grande paese. E poi questa ossessione della famiglia, i figli, che vanno sempre accuditi e raccomandati…dobbiamo raccomandare la società, non la nostra famiglia.
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I nostri problemi hanno radici lontane…
Ma se pensiamo a Berlusconi, è stato lui a togliere l’etica, ha fatto diventare l’Italia il paese del Drive In, dove le ragazze sono diventate volgari, non si sanno vestire, gli uomini hanno la faccia da scemi, non sanno parlare. E poi ci sentiamo la coscienza a posto perché ci sono Miu Miu e Prada…con tutto il rispetto, sono bravissimi, ma non può essere l’unica cosa che si fa bene in Italia. L’ho scritto anche in un libro, “moriremo eleganti”. Siamo ridicoli.
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Tornando alla politica, nell’ottica del cambiamento Renzi vuole parlare con tutti per accelerare sulla legge elettorale. Ma fa bene a parlare con Berlusconi o dovrebbe evitare di ritirarlo in campo?
Intanto stanno solo parlando, vedremo se succederà qualcosa. Quanto a Berlusconi dovrebbe essere in galera, ma se può essere utile parlare anche con lui, che ci parli pure. La verità è che è assurdo che sia ancora lì a dettar legge, ha rovinato l’Italia e tutti quelli che l’hanno votato e che ancora lo sostengono, sono quelli che hanno rovinato il paese. Berlusconi è stato votato democraticamente, per carità, ma chi l’ha votato non ha fatto bene a questo paese. Comunque non avere una legge elettorale ci rende incivili: siamo elegantemente incivili, per tornare al discorso del Made in Italy.
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Vasco Rossi ha rinnovato la tessera del Partito Radicale e Pannella ha dichiarato: “Ci stiamo estinguendo”. Lei che è sempre stato un sostenitore del movimento radicale, cosa ne pensa?
Ho sempre votato e sostenuto i radicali, anche se all’inizio della sua campagna ho appoggiato Grillo.
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Ma non è l’opposto?
All’inizio no, adesso forse…
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Si è pentito?
Per niente, alcune cose di Grillo – con tutto che sono un radicale convinto – mi piacevano e se continuiamo a far finta che il M5s non esista, prenderemo una bella botta alle prossime elezioni. Bisogna stare attenti: ci sono alcuni milioni di persone che votano Grillo e non si deve fare come il Presidente della Repubblica che lo ignora totalmente.
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Il suo progetto Razza Umana ha uno sguardo ampio, ci proietta nel mondo e lontano dai localismi. Ce lo racconta?
La cosa interessante che sto scoprendo è l’unicità della bellezza di ogni individuo. Nessuno è veramente brutto, noi diciamo che qualcuno è brutto perché non rientra nei canoni imposti dai media, dalla televisione, siamo abituati a quelle facce da party-doll…E poi lo sguardo ha un potere particolare, questo lavoro parte dal “rubare” l’anima attraverso lo scatto e da fotografo l’idea di poter rubare l’anima è intrigante. Se lei fa 10 scatti ad una persona la maggior parte saranno così, ma poi ce n’è uno che brilla, che è l’insieme di piccoli movimenti, uno sguardo, l’aria che esce dagli occhi. Ma non tutti i fotografi ci riescono, devi avere un particolare carisma per tirar fuori l’anima.
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