L’ imp. Proto-Americanista vuole giungere allo scontro nucleare – Alessia S.Nikita
20 Luglio 2014
Si tratta sostanzialmente di costituire un fronte unico, consapevole o inconsapevole che possa offrire un solido pretesto di poter intervenire contro tutto e chiunque si opponga al sistema delle RES – SIM. – CVR – Ilcapitalismo Globale Oligarchico. Va ricordato che gli USA sono in bancarotta, il loro debito supera i 17.000 miliardi di dollari basti pensare che tutto l’oro estratto nella terra ammonta soli 8.000 miliardi dollari. Gli USA non potranno mai estiguere tale debito e continueranno a stampare dollari indebitando altri.. Questo spiega in parte il pretesto di giungere ad infliggere sanzioni estreme alla Russia. Se la Russia decidesse di lanciare per tempo i propri buoni del tesoro sul mercato finanziario mondiale, significherà l’inizio della fine del dollaro come valuta di riserva mondiale, una somma di elementi chiarti e definiti che potrebbero creare brecce nel sistema Imp.ma come ben sappiamo, purtroppo, gli insetti peggio pericolosi sono duri a morire. .“РАДЯНСЬКИЙ. Noi appartenenti alle Brigate Comuniste Combattenti, ci troviamo in disaccordo con i Leader delle legioni separatiste impegnate nel conflitto Ucraino, tibadiamo ancora una volta le nostre divergenze circa gli assetti di guerra tra vari settori, rimarcando altresi’ le profonde differenze, sul piano preodinato..di tipo tattico e strategico, invitiamo inoltre a diffidare di tutti, in special modo del leader Russo Vladimir Putin che sino a questo momento ha dmostrato di saper tutelare solo il proprio interesse e quello dei sui “monarchi” grandi elettori. “РАДЯНСЬКИЙ.
Questo contenuto è consegnato a tutti i Leader dei gruppi volontari combattenti separatisti Ucraini, come in quelli dell’ apparato nemico! E’ stato pubblicato in lingua Russa, Inglese e Francese su vari blog e testate on-line e all’interno dei più importanti gruppi Gruppi dei vari social Nework.. Ivitiamo pertanto tutti i compagni comunisti a divulgare questo comunicato.
Novorossiya Appello urgente di Igor Strelkov Comandante in capo dei separatristi fiorussi: ( lettera aperta )
Un appello veritiero e comprensibilmente umano in ogni suo punto ma del quale noi militanti di “РАДЯНСЬКИЙ” non intendiamo sottoscrivere..
( Nikita ) “РАДЯНСЬКИЙ.
Slavyansk 16 / 6 2014 /
Igor Strelkov: “Vorrei rilasciare una breve dichiarazione su quanto sta succedendo a Slavyansk. E lanciare un appello, se volete. Ieri, il nemico ha completamente circondato Nikolayevka e ha colpito la città nel modo più feroce possibile, usando tutti i tipi di armi: sistemi di lanciarazzi multipli pesanti, obici, mortai, carriarmati, trasporti corazzati. La distruzione è enorme. E’ semplicemente impossibile determinare il numero di vittime, perché ormai niente funziona nella città.
Le nostre unità a Nikolayevka continuano la battaglia essendo completamente accerchiate. Non abbiamo modo di comunicare con loro. Nikolayevka è stata completamente tagliata fuori da Slavyansk. In questo momento, una grande colonna di mezzi corazzati nemici si sta muovendo verso Semyonovka da sud, lungo l’autostrada Kharkov-Rostov. Allo stesso tempo, il nemico continua a colpire ininterrottamente con l’artiglieria sia la città che Semyonovka. Ieri, la centrale termica di Nikolayevka è stata rasa al suolo e data alle fiamme.
Per dirlo senza tanti giri di parole, abbiamo a che fare con vero genocidio. In altre parole, per spezzare la resistenza delle nostre ilizie, il nemico sta impiegando vari i tipi di armamenti contro la popolazione civile. Ovviamente, vedendo la distruzione e la morte della popolazione civile, i miliziani stanno cominciando a perdere la volontà di continuare a lottare.
Vorrei farvi presente che, a Slavyansk, non c’è un solo ceceno, non un solo mercenario. Non c’è una sola persona che non sia arrivata qui di sua spontanea volontà. Se prima il 90% dei combattenti era del posto, ora è il 95%. Dell’intera guarnigione, forse qualche dozzina di persone viene dalla Russia. La stragrande maggioranza sono cittadini ucraini. Tra di loro, la stragrande maggioranza sono residenti del Donbass. Queste sono le persone che di propria volontà prendono le armi per difendere le loro case, le loro famiglie, la loro Patria. Per difendere la loro lingua e la loro cultura. Per difendere la Russia. Perché queste persone non l’hanno mai lasciata. Si considerano russi. Vogliono vivere in Russia. Questo diritto gli è stato sottratto molto tempo fa. E ora che stanno provando a ristabilire il loro diritto, la Russia non vuole aiutarli a riunirsi con la loro gente, con la loro grande famiglia russa.E’ difficile da capire e da accettare, che in più di 3 mesi (saranno presto 3 mesi da quando siamo arrivati a Slavyansk per aiutare la popolazione locale a difendere i suoi diritti) che in questi 3 mesi non è arrivato nessun aiuto vero.
Non sto dicendo che la Russia non ci aiuta. Ci arriva un enorme flusso di aiuti umanitari, equipaggiamento, uniformi, tramite canali privati. Tuttavia, quello di cui abbiamo disperato bisogno ancora non è arrivato.Capite, che, anche se anche riuscissimo ad impossessarci di due carri armati, o 4, o perfino 10; 4 o 5 pezzi di artiglieria;, tutto questo non avrà il minimo impatto. Durante il cessate il fuoco, l’esercito ucraino ha eseguito la piena mobilitazione e concentrazione delle forze.
In questo momento, più di 60 pezzi di artiglieria pesante sono puntati su Semyonovka e Slavyansk. Su Kramatorsk. Due dozzine di sistemi di lanciarazzi multipli, compresi Grad, Uragan e Smerch. Mortai pesanti. Sono tutti puntati qui. Il nemico ha così tante munizioni, che non ne avevo viste tante in Cecenia. Allora non avevamo tutte quelle granate. E l’intero schieramento artiglieria sta sparando su di noi senza sosta. mentre stanno ricevendo ulteriore equipaggiamento.
Kharkov ripara una dozzina e mezza di veicoli corazzati al giorno. Noi ne colpiamo uno o due al giorno, non di più. Il nemico incrementa le sue forze in rapporto alle perdite. Se la Russia non è in grado di assicurare un immediato cessate il fuoco e l’applicazione di una tregua, o se non interviene con le sue forze armate per proteggerci, per proteggere la gente russa che risiede qui, che è parte della nazione russa, saremo sterminati. Saremo sterminati nel corso di una settimana, due al massimo. E Slavyansk sarà la prima ad essere sterminata, insieme alla sua popolazione ancora numerosa. Più di 30.000 civili sono ancora qui.
Mi si sta chiedendo di assumermi la responsabilità della loro morte. E della morte della brigata di miliziani sotto il mio comando. Siamo pronti a combattere. Siamo pronti a morire. Ma non vogliamo morire senza senso, facendo seppellire dalle rovine della città le persone che hanno creduto in noi.Alcuni credono che mi stia facendo prendere dal panico, che non stia bene. No, non sto bene. Ogni giorno, i miei soldati stanno morendo. Gli ospedali sono inondati dai feriti. E’ molto difficile vedere bambini senza gambe, fatti a pezzi dalle granate.
Continueremo a combattere. Ma abbiamo disperatamente bisogno di aiuto.