Meglio le balle del cemento armato La pazza idea del centro giovani in paglia – L’Espresso

28 Luglio 2014 0 Di ammiano marcellino

Meglio le balle del cemento armato La pazza idea del centro giovani in paglia.

Meglio le balle del cemento armato 
La pazza idea del centro giovani in paglia La prima opera pubblica interamente in fieno, argilla e legno è nata in un piccolo comune del novarese. Poche spese e tanti vantaggi per l’autocostruzione che rispetta l’ambiente

di Michele Sasso
costruiscono con le mani. Niente cemento né mattoni. Si chiamano case in paglia e sono la svolta della filosofia new age a basso impatto ambientale applicata all’edilizia. Spese minime, tanti vantaggi e in poche settimane ecco come tirare su pareti da balle di fieno e terra.

La prima opera pubblica in Italia realizzata con questa tecnica è nata in un piccolo comune di tremila anime, Fontaneto D’Agogna, tra le colline del novarese. Si tratta della “Casa di paglia”, uno spazio giovani e centro polivalente fatto in autocostruzione con l’aiuto dei volontari.

«Tutto è partito nel 2012 quando il Comune, grazie a un avanzo di bilancio, ha deciso di mettere a disposizione 198 mila euro per costruire e gestire una struttura di aggregazione che non finisse con i confini comunali», spiega Emanuele Cerutti, anima del progetto. A vincere la sfida è una cooperativa locale, Vedo Giovani, che invece di affidare i lavori a muratori e geometri professionisti si mette in contatto con i sognatori dell’azienda agricola “La Boa” di Pramaggiore, che nell’entroterra veneziano sono i pionieri della permacultura made in Italy:progettano e gestiscono paesaggi che siano in grado di soddisfare i bisogni della popolazione rispettando gli ecosistemi naturali.

Sono loro a organizzare tre corsi di formazione, con 450 balle di paglia per fare pratica, e a far partire i lavori. Sei mesi di cantiere-scuola con trenta volontari che imparavano con le mani nude come tagliare su misura le balle, pressarle e impilarle una sopra l’altra sostituendo il tradizionale mattone in terracotta. Per l’intonaco esterno cento per cento naturale sono stati passati tre strati di argilla, sabbia, paglia tritata e yuta. Senza colore, sono rimasti del naturale marrone. Nei bagni e nella cucina l’aggiunta di vernice impermeabilizzante e piastrelle.