Quella Santa e Strana Alleanza contro l’Isis.

17 Settembre 2014 0 Di ken sharo

isis

Ieri a Parigi, 30 ministri in rappresentanza di altrettanti paesi, sono stati invitati al vertice internazionale convocato dal presidente francese, François Hollande, al Quai d’Orsay, blinda russino per l’occasione.

Da Parigi arriva una risposta che se da una parte è necessaria (“Fermare i jihadisti dell’autoproclamato Stato Islamico con ogni mezzo necessario. È urgente: la guerra ai jihadisti verrà condotta con raid aerei ma – affermano i 30 – non invieremo soldati”) dall’altra, drammaticamente insufficiente.

Il problema non è di facile soluzione perché intervenire nei conflitti civili e, tracimati, in conflitti fratricidi appare complicatissimo. La verità è che sarebbe necessario tagliare i cordoni ombelicali finanziari. Cordoni finanziari che in questi anni, hanno alimentato e dato corda ai fanatici. L’illusione è costata cara: si pensava (a torto evidentemente…) che sarebbe stato sufficiente poterli guidare, indirizzare, convogliare sulle posizioni dei finanziatori. La cosa, ancor più grave, è stata quella di illudersi di poterli usare contro gli altri.

Un disastro.

Il risveglio è stato brusco e amaro sopratutto per Obama: all’inizio del suo primo mandato, il presidente afroamericano, il primo della storia a stelle e strisce pensava fosse sufficiente rovesciare la cosiddetta “Dottrina Bush” con il dialogo e la cooperazione con gli arabi (cfr.”Discorso de il Cairo, giugno 2009″;n.d.r) per uscire dal pantano iracheno. Amara illusione: sono passati solo 5 anni e tutto si è dissolto. La missione di Obama è fallita miseramente e ora, ci troviamo in un’altra stagione che preannuncia una “Guerra di lunga durata”. Il paradosso davvero amaro è quello che potrebbe essere una guerra senza l’ok del Consiglio di sicurezza dell’ONU, dato il probabile veto di Putin.

-I PUNTI DEL VERTICE DI PARIGI

Ecco i punti finali del vertice francese.

1- Il Governo

I 30 partecipanti al vertice di Parigi (27 Paesi più rappresentanti di ONU, Ue e Lega Araba) hanno espresso il loro sostegno al governo del premier iracheno Haidar al-Abadi e alla sovranità e integrità territoriale dell’Iraq.

2- La Giustizia

Alla Conferenza del Quay d’Orsay, è stata unanime la condanna dei crimini e delle esecuzioni dell’Is; i 30 hanno concordato un’azione comune per portare i responsabili davanti alla giustizia.

3- L’aiuto militare

Fra le varie misure per far fronte all’Is, è stata delineata “un’azione a lungo termine” che preveda il ricorso a tutti “i mezzi necessari”, compresa la fornitura di un “aiuto militare appropriato” alle autorità irachene.

4- L’assistenza umanitaria

I partner internazionali collaboreranno nel proseguire e ampliare gli aiuti umanitari al governo iracheno; si tratta di assistere i profughi e gli sfollati interni affinché tornino alle proprie case in sicurezza.

(Fonte.:lemonde;larepubblica;ilmanifesto;nytimes;telegraph)

Bob Fabiani

Link

-www.lemonde.fr;

-www.nytimes.com;

-www.telegraph.co.uk;

-www.bbc.com/news

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