Finalmente Libere! – Bob Fabiani
18 Gennaio 2015Finalmente!
Sono libere Greta e Vanessa: la notizia improvvisamente si è materializzata in un tardo pomeriggio di gennaio, precisamente le 18,19 di giovedì 15 / 01 / 2015 quando, via Twitter, Palazzo Chigi diffonde l’ufficialità della notizia.
E’ uno squarcio di sereno arrivato al termine di un’altra convulsa e confusa giornata dove, nulla c’era di sereno e rassicurante causa, le notizie (non tutte chiare) di un lungo serrato conflitto a fuoco andato in scena in Belgio tra presunti terroristi jihadisti e forze speciali della polizia federale. Sul selciato si contano 2 vittime…
Da quando però si è diffusa la notizia della liberazione delle due ragazze non ho più pensato al Belgio (e ha questa giornata di guerra… Ci sarà tempo e modo nei prossimi giorni…); mi sono abbandonato subito a un gesto liberatorio ossia, un lungo e sentito applauso che ha squarciato l’apparente silenzio della mia stanza e, mi ha fatto interrompere il mio abituale lavoro tra le mille pagine bianche virtuali. E’ stato un gesto che si è materializzato da solo: gli arti superiori hanno preso il sopravvento e si sono mossi indipendenti e liberi…e poi, inevitabile è arrivata la commozione.
Era da troppo tempo che l’attendevamo da quando, si sparse la drammatica notizia della sparizione di Vanessa e Greta, avvenuta in Siria, il 31 luglio 2014. Erano arrivate nel paese flagellato dalla guerra e dalla dittatura di Assad – oltre che dalla minaccia del Califfato dell’Isis a cui si oppongono i miliziani di Al Nusra, il gruppo che le rapì quel maledetto giorno di fine luglio – da appena 3 giorni, il 28 luglio per portare assistenza al campo profughi Atma, al confine con la Turchia.
Greta e Vanessa erano arrivate nell’inferno siriano dopo aver dato alla luce il progetto Horryaty, un progetto di assistenza sanitaria che prende spunto dal vocabolo siriano “Horrya!” che significa “Libertà”.
A diffondere la notizia di un presunto risarcimento economico per il rilascio delle due attiviste-volontarie (e per questo molto criticate…), è stata la Tv di Dubai “Al Aan”. L’emittente ha parlato di una cifra precisa “12 milioni di dollari” che sarebbe stato raccolto da un tweet di un militante Isis, acerrimi nemici di Al Nusra.
Non appena si è sparsa la notizia sul fronte interno, quello italiano, sono divampate le polemiche. Ad alimentarle ci ha pensato Salvini, segretario della Lega Nord parlando “più di pancia” che come invece, dovrebbe fare un politico e personaggio pubblico:”E’ uno schifo. Quei soldi serviranno ai terroristi per uccidere”.
Evidentemente per Salvini non bisognava salvare le due ragazze però ce l’abbiamo noi una domanda per il segretario leghista: Perché non si lamenta mai della quantità enorme di armi che l’Italia (al pari di altri paesi del Vecchio Continente per tacere poi dell’America) gira in Medio Oriente e su tutti i teatri del mondo dove imperversano le guerre? Come mai su questo fronte, Salvini non si pone mai il problema che se si continua così tutto si complicherà? O forse, il segratario è ancora di quelli che crede sia giusto continuare a “esportare la democrazia (sic!)” con le armi?
Noi invece siamo felici che Vanessa Marzullo e Greta Ramelli siano libere dopo 6 durissimi mesi di prigionia e nell’esprimere questa felicità vogliamo ricordare a tutti quelli come Salvini che anche le donne hanno il diritto di svolgere lavori “da uomini” e non immalinconirsi dentro le ristrette mura domestiche per svolgere compiti specifici ossia, accudire (e fare) bambini e stare sull’attenti e preparare da mangiare agli uomini. Sullo sfondo rimane questa spessa coltre di odio che ormai intossica l’occidente rendendolo la caricatura di se stesso e, a volte, dando l’immagine cruenta e disumana né più né meno di quei jihadisti o musulmani, o migranti, o africani che crediamo essere diversi da noi; oppure, apertamente molto meno civili perché va da sé, per i tipi alla Salvini noi, gli occidentali, i bianchi sono sempre quelli nel giusto senza renderci conto che invece – a volte – anche nel primo mondo ci macchiamo di morti orribili proprio come quei jihadisti del Fronte al Nusra.
Tuttavia è stata una fortuna per Greta e Vanessa essere finite nelle loro mani e non in quelle dell’Isis, lo Stato Islamico in Iraq e nel Levante perché quelli di al Nusra almeno (a oggi) non hanno fatto video con i prigionieri da poco sgozzati o giustiziati.
Bob Fabiani
Link
-www.esteri.it;
-www.rtbf.be;
-www.lesoir.be