Election day, 23 milioni al voto. Alle 19 affluenza al 34,64%. Seggi aperti fino alle 23
31 Maggio 2015Tra scontri politici e polemiche sugli impresentabili, la tornata riguarda il rinnovo di 7 Regioni: Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia. Alle urne anche per le comunali: attesa per i risultati a Venezia
ROMA – Tra scontri, polemiche e un forte rischio astensionismo che i primi dati sull’affluenza alle urne sembrano scongiurare, l’election day è arrivato e riguarderà un numero considerevole di elettori. Oltre 23 milioni di cittadini, infatti, oggi sono chiamati ai seggi – dalle 7 alle 23 – per una tornata amministrativa che riguarda il rinnovo di 7 Regioni a statuto ordinario. Si tratta di Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia. Ma anche tantissimi Comuni, 742 in tutto, suddivisi tra i 512 nelle regioni ‘ordinarie’, 10 in Friuli Venezia Giulia, 167 in Sardegna e 53 in Sicilia (dove si voterà sia domani, dalle 8 alle 22, sia lunedì 1 giugno, dalle ore 7 alle 15).
LO SPECIALE ELEZIONI REGIONALI 2015
Alle 19 l’affluenza alle Regionali è stata del 34,64% complessivamente. Lo scrive il Viminale sul proprio sito.
Il dato delle ore 12: è stata del 15,7% (quando manca il dato di tre comuni) l’affluenza alle urne rilevata alle 12 per le elezioni regionali in Veneto, Liguria, Umbria e Campania, secondo quanto fornito dal Viminale. Il dato è in aumento di circa 5 punti rispetto alle precedenti omologhe, quando però si votò in due giorni. Rispetto alle Europee 2014 il dato è in calo, tranne che in Campania.
L’affluenza regione per regione vede il Veneto al 17,8%, la Liguria al 16,8%, la Toscana al 14,6%, le Marche al 13,4%, l’Umbria al 15.,4%, la Campania al 13,9%, la Puglia al 13,3%.
Quanto all’affluenza registrata alle 12 nei 17 capoluoghi, dove si sta votando per le elezioni comunali, Venezia è al 18,4%, Rovigo 21,6%, Lecco 19,7%, Mantova 21,3%, Arezzo 16,9%, Fermo 17,1%, Macerata 17,1%, Chieti 20,5%, Andria 23,8%, Trani 21,9%, Matera 21,7%, Vibo Valentia 20,7%, Agrigento 10.1%, Enna 9.3%, Sanluri 21,5%, Nuoro 25,3% (la più alta in assoluto), Tempio Pausania 21,0%.
Grillo va a votare in moto: gag e battute con la moglie al seggio
Nell’ambito comunale c’è molta attesa per l’esito del voto in 17 capoluoghi, primo su tutti Venezia, cui seguono Rovigo, Lecco, Mantova, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Andria, Trani, Matera, Vibo Valentia, Agrigento, Enna, Sanluri, Nuoro e Tempio Pausania.
La macchina elettorale, intanto, è entrata in azione già ieri pomeriggio con l’insediamento dei seggi. Il voto nelle Regioni interesserà in tutto 2.236 Comuni. Nelle Regioni a statuto ordinario interesserà 18.976.354 elettori, di cui 9.156.839 di sesso maschile e 9.819.515 di sesso femminile. Diversamente, le elezioni nei 679 Comuni di regioni a statuto ordinario più la Sardegna (per la quale l’organizzazione è a cura del ministero dell’Interno) coinvolgeranno 4.487.862 elettori, di cui 2.176.660 di sesso maschile e 2.311.202 di sesso femminile. Considerando una volta sola gli enti interessati contemporaneamente a più tipi di consultazioni, precisa il Viminale, il numero complessivo di elettori sarà di 21.859.325, di cui 10.562.137 maschi e 11.297.188 femmine, mentre il numero complessivo delle sezioni sarà di 26.398.
La fase di scrutinio dei voti inizierà a partire dalle 23 di stasera, quindi al termine delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti. In Sicilia invece lo scrutinio inizierà alle 15 di lunedì 1° giugno. Inoltre, in caso di svolgimento contemporaneo di elezioni regionali e comunali lo scrutinio relativo a queste ultime inizierà a partire dalle 14 di domani.
Una tornata elettorale preceduta da quella del 10 maggio scorso quando sono andati al voto circa 300 amministrazioni in Valle d’Aosta e in Trentino Alto Adige. Elezioni che hanno portato alla conferma di Alessandro Andreatta (Pd) a sindaco di Trento, alla vittoria di Fulvio Centoz (Pd) ad Aosta e la conferma a Bolzano, dopo il ballottaggio di Luigi Spagnolli (Pd).